GREVE IN CHIANTI – “Come cittadino e consigliere comunale ho sostenuto fortemente in questi anni la valorizzazione degli impianti sportivi, perchĂ© lo sport e il gioco, oltre a diffondere i valori della solidarietĂ , della lealtĂ , del rispetto della persona e delle regole, che sono i principi fondanti di ogni societĂ sana, sono straordinari strumenti per costruire competenze trasferibili in altri contesti di vita”.
Inizia così la riflessione di Marco Raveggi, consigliere comunale di opposizione del gruppo Per il Cambiamento, sul tema degli impianti sportivi sul territorio di Greve in Chianti.
“Non possiamo dire che il mio sforzo e quello del gruppo consiliare Per il Cambiamento sono stati vani – aggiunge – perchĂ© finalmente si inizia a muovere qualcosa dopo oltre 20 anni di immobilismo, infatti l’amministrazione ha iniziato a fare interventi per rimettere alcuni impianti a degli standard accettabili anche se la strada è molto lunga. Ricordo che il Palazzetto di Strada in Chianti è chiuso da quasi due anni”.
“Un punto da non sottovalutare – rilancia – è che non abbiamo impianti sportivi che possono sfruttare il grosso bacino turistico che abbiamo da Pasqua fino a ottobre, mancano i campi da tennis, da padel, palestra: solo la piscina riesce ad attrarre turisti, ma anche qui ci sarebbero migliorie da fare, specialmente sul bar esterno”.
“La sfida – riprende il consigliere comunale di opposizione – deve essere su come indirizzare correttamente le risorse economiche disponibili, stimolare gli investimenti privati nel settore, ottimizzare le condizioni di chi giĂ pratica sport, invogliare la popolazione non praticante all’attivitĂ sportiva”.
Il Comune di Greve: “Oltre 5 milioni per impianti sportivi di Dudda, Panzano, Strada, San Polo, Ferrone, capoluogo”
“Non ci possiamo piĂą permettere – puntualizza – come sta succedendo in questo periodo allo stadio comunale di Greve in Chianti, che non si possono fare allenamenti nelle stagioni delle piogge, perchĂ© il campo sussidiario è impraticabile. E il relativo collegamento con il campo principale mancante da oltre 20 anni, come evidenziato in commissione consiliare”.
“Non dimentichiamoci – ricorda ancora Raveggi – che il passaggio attuale è adibito a passaggio mezzi per manutenzione del fiume, teoricamente chiuso da una sbarra e di conseguenza non praticabile da ambulanze”.
“Esiste un progetto di riqualificazione e ampliamento – riflette – ma ricordiamoci che prima di ampliare dobbiamo rimettere anche l’esistente, vedi tribune, spogliatoi: come si dice, valutiamo bene le prioritĂ ”.
“Io – promette in conclusione – sarò sempre disponibile per parlare di miglioramenti. Ma a un certo punto si deve progettare e poi realizzare: non sono ammessi tempi di attesa di oltre 20 anni”.
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