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giovedì 25 Aprile 2024
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    Il lavoro, la Costituzione, i diritti: il Gruppo Selma, le Guardie Ecologiche e i lavoratori della Buzzi

    La nostra Carta costituzionale vista con gli occhi di due associazioni che la intrecciano con le esperienze dei popoli subsahariani e la lotta dei nostri lavoratori chiantigiani

    GREVE IN CHIANTI – Nei giorni scorsi i volontari del Gruppo Selma 2.0 e le Guardie Ecologiche Volontarie del Monte San Michele sono andati ad incontrare ed intervistare i lavoratori Buzzi al Passo dei Pecorai, presso il loro presidio permanente davanti all’ex cementificio.

    Il motivo della loro visita lo abbiamo chiesto a Gaia Falorsi e Sara Tozzi, due giovani componenti del direttivo del Gruppo Selma.

    “Siamo qua per due motivi – dice Gaia – il primo per manifestare il nostro appoggio a questo gruppo di persone che lottano per il diritto al lavoro, diritto che rappresenta una colonna portante della nostra Costituzione”.

    “Ed il secondo motivo – prosegue Sara – è che come associazioni, stiamo partecipando ad un bando di concorso del Cesvot, sull’educazione alla legalitĂ . E vogliamo partire con lo spiegare ai ragazzi l’importanza dei principi civili che fanno parte della nostra Costituzione e poi confrontarla con la Costituzione Saharawi”.

    “Sono due testi fondanti – riprende Gaia – per la caratterizzazione delle societĂ  che rappresentano, la nostra Costituzione è figlia della Liberazione, quella dei Saharawi, nasce dalla condizione di un popolo in esilio. Ma pur avendo una base di partenza, totalmente diversa, sono molti gli aspetti che si ritrovano in entrambe, come la democrazia, la laicitĂ  ed il lavoro”.

    “Per capire meglio cosa significhi il diritto al lavoro – prosegue Gaia – lo abbiamo voluto chiedere a chi sta lottando per difenderlo. E le frasi che abbiamo sentito come “perdendo il lavoro si perde la dignitĂ  della persona”, oppure “per un padre di famiglia, non riuscire a sostentare la propria famiglia è una cosa atroce”, ci hanno colpito profondamente. E fanno capire, quando nella pratica, sia importante far rispettare la Costituzione e quando, questa, sia stata scritta in maniera corretta”.

    Il progetto è intitolato “La costituzione è la nostra orchestra, ci siamo con parole ed immagini”.

    Ci spiega Sara: “Attraverso lo scambio tra pari, vogliamo sensibilizzare i ragazzi verso quei valori etici e civili, che rappresentano i principi fondanti della nostra societĂ . Crediamo inoltre che sia prioritario aiutare i ragazzi a dar forma alle proprie paure e dare un senso all’attesa che questo periodo ci impone”.

    “Sarebbe un progetto da portare nelle scuole in presenza – ammette – ma a causa della situazione sanitaria, ci stiamo attrezzando con la realizzazione di alcuni video da far proiettare nelle classi. Sinceramente speriamo, di poter avere un contatto diretto con i ragazzi, però ora non lo possiamo sapere se ci riusciremo”.

    “Incontri come quello con i lavoratori a Testi – conclude Gaia – aggiungono grande valore alle nostre parole e aumentano la voglia in tutti noi, di far conoscere e rispettare la nostra Costituzione, ma soprattutto di far capire cosa rappresenta”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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