GREVE IN CHIANTI – Una lettera aperta. Per salutare pubblicamente la Croce Rossa di Greve in Chianti.
Ha scelto questa strada il vicepresidente Alberto Nardino, per dire grazie a tutti.
Con il prossimo 27 giugno, giorno dell’Assemblea dei Soci chiamati ad approvare il bilancio 2021 del Ns Comitato CRI di Greve in Chianti, cesserà la mia collaborazione in Croce Rossa a seguito delle dimissioni rassegnate nelle mani del Presidente Alessandro Valacchi al quale rinnovo con sincera stima il mio apprezzamento, avendo con lui condiviso ogni fase di questo nostro breve ma intenso mandato elettivo.
Questo mio messaggio, oltre a rappresentare un gradito saluto a quanti ho conosciuto e/o ritrovato nel corso di questa bellissima esperienza, ha anche lo scopo di chiarire doverosamente le origini di questa mia scelta, motivata unicamente da ragioni personali, fisiche e familiari che travalicano la mia attività nel volontariato.
Una esperienza irripetibile e fantastica che si chiude lasciandomi la soddisfazione di avere interagito con persone generose, altruiste, positive e di averne ricevuto una carica vitale che in più di un momento mi ha fatto dimenticare l’inarrestabile incedere del tempo!
Ma è proprio per la somma di recenti “piccoli segnali” legati al naturale ciclo biologico che mi sono convinto a rivedere le mie priorità e a decidere di tornare a dedicare maggiore attenzione a chi ha fin qui silenziosamente condiviso i miei interessi ed il mio impegno pubblico, attendendo pazientemente che ritrovassi lo spazio anche per le mie responsabilità familiari.
Mi rassicura la convinzione che all’interno del Comitato, a partire dal Consiglio Direttivo e fino a gran parte dei Volontari, esistano le risorse necessarie per proseguire nel percorso di risanamento e di sviluppo che dopo le pesanti difficoltà generate dalla pandemia nel 2020, oggi fanno intravedere un ritrovato equilibrio, come testimoniato dalle molteplici attività dei Volontari e da un conto economico che è ritornato su livelli positivi e soddisfacenti.
Ringrazio dunque tutti i Volontari per la fiducia accordatami e ringrazio tutti coloro che hanno condiviso questo mio percorso, chiedendo scusa per tutte le cose che non sono andate come avremmo voluto, per tutte le volte che il mio carattere ostinatamente caparbio si è scontrato con le altrettanto ferree convinzioni altrui.
Insomma, sintetizzo dicendo: “È stato bellissimo e lo rifarei volentieri! Magari, potendo, anche meglio!”.
Un cordiale saluto.
Alberto Nardino
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