GREVE IN CHIANTI – La definiscono la “cronaca di una estate da vandali”.
“Dopo l’irruzione notturna nel cimitero di Strada in Chianti – dicono dal gruppo di opposizione in consiglio comunale Immagina Greve – nel capoluogo c’è chi si è messo di buona lena a demolire la Passeggiata della Gora, uno dei pochi tratti di viabilitĂ pedonale tra il parcheggio lungo la Greve e il viale Rosa Libri”.
“Maleducazione (consueta, purtroppo) a parte – sottolineano – (padroni col cane a guinzaglio ma senza paletta, bottiglie lasciate sulle panchine, cestini dei rifiuti divelti), mai in questi duecento metri di viabilitĂ pedonale si era registrato un accanimento del genere verso una proprietĂ pubblica, utilizzata, oltretutto dalle categorie piĂą fragili della nostra comunitĂ (anziani e bambini in testa)”.
“Le foto – documentano – scattate la mattina di martedì 12 agosto, dopo la ripulitura dei detriti e delle bottiglie di birra, raccontano una vera e propria strategia di danneggiamento e distruzione”.
“Lo dimostrano i sentieri con le relative frane di terra – incalzano – le pietre tolte dal muro, i pali di legno a sostegno della siepe”.
“Evidentemente – commentano con amarezza – quella che Fruttero & Lucentini hanno definito “La prevalenza del Cretino” ha fatto scuola: a chiunque sarĂ capitato di vedere persone (anche di una certa etĂ ) che per “risparmiare” tempo preferiscono arrampicarsi sulla scarpata, magari con la borsa della spesa, per sbucare (ovviamente danneggiandola) attraverso la siepe di bosso”.
“E’ il momento di dire basta – affermano da Immagina Greve – di cercare una soluzione duratura. E’ urgente dare una risposta e tutelare i cittadini. Gli strumenti normativi esistono giĂ , non si tratta certo di istituire chissĂ quali ulteriori pene che giĂ non siano accuratamente definite dalla legge, che inequivocabilmente afferma che chi danneggia deve pagare: anche dal punto di vista economico e penale”.
“Il vandalismo – ricordano – è violenza contro la comunitĂ civile, e, cosa non secondaria, un reato. Occorre però, prima di tutto una efficace deterrenza, urbana e culturale”.
“Sorveglianza – elencano – presenza dei vigili e della forza pubblica, illuminazione adeguata, interventi puntuali di riqualificazione urbana finalizzati alla restituzione di socialitĂ , alla
demarginalizzazione delle aree critiche: infine, e urgente, l’impegno degli amministratori”.
“Mettiamo da parte le appartenenze politiche – concludono – e in un consiglio aperto rispondiamo alla delusione dei nostri concittadini-elettori”.Â
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