GREVE IN CHIANTI – “Decoro, decoro, decoro: che bella parola, specialmente quando si avvicinano le elezioni. Ed eccolo, il decoro, nel capoluogo del comune di Greve in Chianti, in una tranquilla mattina di novembre”.
Parole e… foto del gruppo di opposizione in consiglio comunale, Immagina Greve: “Un cestino dei rifiuti colpito e atterrato, lungo la Passeggiata della Gora, che costeggia il parcheggio nel centro dell’abitato. A poche decine di metri, all’uscita dell’altro parcheggio di piazza della Resistenza, una discarica di materiale vario, tra il fiume e la Provinciale per Figline”.
“Sono due “chicche” del degrado che sta dilagando nel capoluogo – proseguono – ormai a ritmo di marcia, forte della mancanza di ogni controllo”.
“Eppure – proseguono da Immagina Greve – il vialetto si trova a cento metri circa in linea d’aria dal palazzo comunale; la discarica estemporanea, nel mezzo della strada fra il Palazzo della Torre (dove si trovano gli uffici dei lavori pubblici) e piazza Matteotti”.
“I due interventi dei soliti anonimi – aggiungono – certi, evidentemente, di non trovare ostacoli e controlli, si possono definire in vari modi: ragazzate, bravate, offesa al decoro; ma anche danneggiamento di beni pubblici. Il che significa reati penali”.
“In tutto il mondo occidentale – incalzano – ormai, esistono, da decenni, oggetti appositamente prodotti per il controllo del territorio e dei beni, pubblici e privati, che su di esso si trovano”.
“Servono – concludono – per chi lo non lo sapesse, a sanzionare i vandali che danneggiano e deturpano i beni e gli spazi pubblici, e dunque i cittadini, che questi beni e questi spazi hanno contribuito ad acquistare e a mantenere”.
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