GREVE IN CHIANTI – "Incontri d'arte" a Greve in Chianti, alla Macina di San Cresci: due giorni dedicati a pittura, letteratura, design, sabato 8 e domenica 9 giugno.
Sabato 8 giugno alle 18 presentazione del libro "Firenze giorno per giorno", con l'autore Eugenio Giani. Da Capodanno a San Silvestro, uno straordinario almanacco.
Eugenio Giani ha una autentica passione per Firenze. La sua conoscenza della storia della città, delle sue curiosità come degli episodi fondamentali è pari a quella del presente di Firenze, delle persone che la popolano e della vita che si svolge quotidianamente all'ombra del cupolone.
La sua attenzione ai dettagli cittadini, la cura per ciò che avviene e la sua presenza, da oltre vent'anni, nelle vicende amministrative cittadine sempre in ruoli di spicco ne fanno una colonna portante della storia sociale e politica di questa città.
Dunque chi meglio di lui avrebbe potuto inanellare un almanacco come questo, in grado di raccontare giorno per giorno l'essenza di Firenze? Da Lorenzo il Magnifico, tappa obbligata e perfetto incipit del volume, all'emanazione degli Ordinamenti di giustizia, dalla inaugurazione della prima stazione radiofonica locale all'eccidio di piazza Tasso, dalla rinascita della Fiorentina come Florentia viola alla battaglia di Anghiari, Eugenio compone un mosaico dettagliato e trionfale della nostra città e individua i momenti che meglio riescono a trasmetterne l'essenza, soprattutto da un punto di vista sociale.
Dalle 17 di sabato 8 giugno, opening della mostra di pittura e design. "Armonia di colori", ovvero le magie di Alfredo Correani. Correani vive e lavora a Greve in Chianti. Ha studiato all'Istituto d'Arte di Porta Romana dove è stato allievo del professor Renzo Grazzini dal quale ha acquisito, oltre alla magia dei colori (viola, verde ed ocra), anche la tecnica dell'affresco. E' inserito nell'antologia Pittori e scultori toscani del terzo millennio (Bastogi editore). Molti i riconoscimenti e premi ricevuti. Fa parte del Consiglio Direttivo del Centro d'Arte Modigliani.
Infine "Lights & Lights", le luci di Duccio Trassinelli (in foto) al MoMA, Centre Pompidou e Vitra Design Museum. Tra gli oggetti di uso quotidiano la lampada si distingue per la sua doppia personalità : oggetto decorativo quando è spenta, si trasforma, quand'è accesa per l'effetto soprannaturale della luce.
E' perciò facile capire come, alla fine degli anni Sessanta, in una società in fermento quale quella, quando il design volle scoprire nuovi linguaggi e metodologie, la lampada sia divenuta una sfida irresistibile per ogni creatore, artista o designer. Il design autoprodotto e la realizzazione di pezzi unici o edizioni limitate è la strada attualmente intrapresa da Duccio Trassinelli con la collezione di "oggetti illuminanti", tra arte e design.
di Redazione
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