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venerdì 29 Marzo 2024
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    Greve-Radda in Chianti, la proposta: “Si chiede a Céline di produrre mascherine”

    Iniziativa delle liste Viva i Cittadini di Radda e Viva Cittadini per Greve

    GREVE-RADDA IN CHIANTI – Iniziative delle liste Viva (Cittadini di Radda in Chianti e Cittadini per Greve in Chianti), che con i loro consiglieri comunali (Vincenzo Bucci a Radda, Fabio Baldi e Simone Secchi a Greve) avanzano ai rispettivi sindaci (Pier Paolo Mugnaini e Paolo Sottani), una “proposta di iniziativa per far produrre mascherine ed altri presidi sanitari sul territorio chiantigiano”.

    “Sul territorio dei comuni di Greve e Radda in Chianti – scrivono – come su quello di tanti altri comuni del Chianti e della Toscana, sono presenti innumerevoli aziende di pelletteria e di sartoria di alta moda e comunque organizzate con personale di grande professionalitĂ  e con produzioni di altissima qualitĂ . In questo momento le loro produzioni sono ferme ed anche quando riprenderanno avranno, purtroppo, presumibilmente, importanti difficoltĂ  di mercato”.

    “In questo momento – proseguono – c’è un’impellente necessitĂ  di produzione di mascherine del tipo “chirurgico” che possono essere prodotte con macchinari e materiali sicuramente presenti all’interno di queste aziende; inoltre possiamo dire che in prospettiva di medio periodo, probabilmente la mascherina diverrĂ  un accessorio necessario alla ripresa della vita normale di tutti i giorni”.

    “Per questo – dicono Bucci, Baldi e Secchi – proponiamo ai sindaci di questo territorio di sollecitare le aziende del settore a produrre mascherine almeno del tipo piĂą semplice ed anche magari di quelle che servono al settore sanitario, riconvertendo una parte delle loro linee produttive”.

    “Questo – rimarcano – vale in particolare per Radda e Greve in Chianti, ad esempio per gli importanti stabilimenti produttivo della CĂ©line che, fra l’altro, facendo parte di un importante gruppo finanziario internazionale, potrĂ  facilmente reperire i finanziamenti necessari ed individuare gli sbocchi commerciali per produrre in misura significativa questi importantissimi presidi sanitari, che in passato, per i processi di globalizzazione, sono stati prodotti solo in altre parti del mondo molto lontane da noi. Presidi che in futuro sembrano dover diventare un nuovo accessorio di abbigliamento”.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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