GREVE IN CHIANTI – Una grande emozione per la bellissima serata di giovedì 15 dicembre, in occasione dello spettacolo “La classe dei banchi vuoti”, prodotto dai Teatri d’Imbarco di Firenze, secondo appuntamento della rassegna “Tiravento di sera…”.
“Vedere una sala gremita di giovani – dicono da Tiravento – insegnanti e cittadini che, nonostante la pioggia incessante, sono usciti dalle loro case per una serata in cui si è raccontato e si è spiegato, attraverso il teatro, il dramma del fenomeno mafioso e l’importanza di combatterlo, è per noi è motivo di grandissima soddisfazione”.
In scena Giovanni Esposito, artista ma anche educatore, che da qualche anno conduce laboratori di legalità e cittadinanza attiva anche nella scuola di Greve in Chianti.
E che ha raccontato con delicatezza e sensibilità, ispirandosi al libro di Luigi Ciotti, le storie di Dodò, Simonetta, Giuseppe, Nadia, e dei tanti, troppi, bambini a cui le mafie hanno sottratto i giochi, i sogni, i capricci, le figurine, gli aquiloni. Piccole vittime innocenti del sistema mafioso.
“Ringraziamo la scuola – tengono a dire da Tiravento – e le insegnanti per aver accolto il nostro invito, i genitori, i tanti i cittadini intervenuti e naturalmente tutti i ragazzi presenti”.
“Affrontare questi temi con le nuove generazioni infatti – sottolineano – è sicuramente un dovere di tutti noi se vogliamo costruire una comunità di cittadini consapevoli e responsabili”.
Al termine dello spettacolo c’è stata anche l’occasione per ascoltare i giovani volontari che, con Tiravento e il Presidio di Libera, hanno partecipato ai campi di lavoro e formazione nei beni confiscati alla mafia (organizzati proprio da Libera): esperienze che saranno riproposte nella prossima stagione.
“Siamo orgogliosi di serate come questa – aggiungono da Tiravento – così come della preziosa collaborazione con la Compagnia Teatri d’Imbarco, con il Presidio di Libera Greve e la casa del popolo di Greve, con cui collaboriamo e condividiamo le nostre iniziative”.
“In gennaio – concludono – riprenderanno gli appuntamenti di “Tiravento di sera…”. E il miglior augurio che possiamo farci è quello di vedere accogliere le nostre iniziative con altrettanto entusiasmo e con altrettanta partecipazione”.
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