PANZANO (GREVE IN CHIANTI) – Mercoledì 8 dicembre, con un bellissimo concerto presso la parrocchia Santa Maria Assunta a Panzano in Chianti, la Filarmonica Giuseppe Verdi di Panzano ha festeggiato, con la sua esibizione tradizionale i 40 anni (+1) dalla sua rifondazione.
Un appuntamento importante, che lo scorso anno la pandemia ha fermato, ma che quest’anno è stato organizzato per ricordare una parte della storia del paese e dei suoi abitanti, fondamentale per la memoria di una comunità.
“Finalmente siamo riusciti a festeggiare i 40 anni +1 della Filarmonica – a parlare è il presidente, Enzo Anichini – per riuscire a fare questo concerto e la cena sociale, c’è voluto l’impegno di tutti. Sia per le prove e l’organizzazione della giornata, che l’attenzione e la presa di coscienza per la lotta alla pandemia”.
“Grazie ai vaccini e ad alcune regole che abbiamo sempre mantenuto – specifica – siamo riusciti a stare tutti insieme in una giornata che si è rivelata molto piovosa ma… bellissima per il significato storico”.
“Voglio ringraziare sinceramente tutti i musicanti – prosegue – che nonostante mesi interi senza poter provare tutti insieme, nonostante alcune ansie dettate dal periodo, sono comunque venuti alle prove ed al concerto. Donando, a chi ci ha ascoltato, un’ora di bella musica e di passione”.
“Voglio ringraziare don Alessandro – tiene a dire Anichini – che ci ha permesso di provare nella parrocchia, garantendoci maggior dimestichezza per il giorno del concerto. E soprattutto uno spazio più ampio dove mantenere meglio le distanze tra noi”.
“Voglio ringraziare il sindaco che è intervenuto – continua – e tutti i presenti in parrocchia e a Villa San Michele, dove abbiamo fatto il pranzo sociale. Perché la Filarmonica esiste per donare musica alle persone”.
“In questa occasione – spiega – voglio anche ricordare chi ha reso possibile tutto questo, i 6 membri del primo consiglio della banda che si tenne nel 1980. Oltre a me, Enzo Anichini, furono Fernando Bagni, Duilio Cavaciocchi, Delio Coveri, Rodolfo Mariottini, Osvaldo Nocentini. Il presidente era don Giuseppe Catturi“.
“Alcuni di questi – sospira – non ci son più, come ahimè sono venuti a mancare alcuni dei primi musicanti, ma mercoledì erano sicuramente tutti insieme a noi, a festeggiare un’avventura, che in tanti in paese, ritenevano impossibile che resistesse, invece dopo 41 anni siamo sempre qui”.
“La Filarmonica – conclude – è una parte della storia panzanese che racconta attraverso la musica l’impegno di un gruppo di persone che hanno il solo scopo di donare arte e gioia a chi li ascolta. La Filarmonica vuol essere uno strumento per creare comunione, divertimento e benessere sociale in una comunità che in quarant’anni è cambiata immensamente e che senza la buona volontà di tutte le persone, rischia di perdersi nel tempo”.
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