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venerdì 19 Aprile 2024
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    Lettera aperta: “Greve e Impruneta devono trovare insieme delle soluzioni per la frazione”

    FERRONE (GREVE-IMPRUNETA) – Riceviamo e pubblichiamo un documento firmato da un gruppo di abitanti di via Staffolani, al Ferrone, nel quale si invita ad una collaborazione proficua i due comuni di Impruneta e di Greve, al fine di riqualificare l'intera frazione. Nel documento sono state individuate alcune criticità che meritano secondo noi un'attenzione particolare in quanto minano la sicurezza e la salute dei cittadini. La lettera è stata anticipata via mail ai comuni e successivamente inviata per raccomandata con ricevuta di ritorno.

     

    Siamo un gruppo di abitanti del Ferrone che da qualche anno ci interessiamo attivamente del territorio in cui viviamo con lo scopo di renderlo migliore.

     

    La notizia che in queste ultime settimane abbiamo appreso dai media locali, ovvero dell’'inizio di un dialogo tra le due amministrazioni al fine di trovare un'intesa sul marchio del cotto di Impruneta, ci dà lo spunto per scrivere questa lettera che speriamo non resti in un cassetto.

     

    Riteniamo che la collaborazione non debba fermarsi solo a questo, ma debba proseguire più a largo spettro allo scopo di riqualificare tutta la frazione del Ferrone che verte in uno stato di abbandono.

     

    Partendo proprio dal cotto, il territorio in oggetto è storicamente il sito dove c'’è la maggior concentrazione di fornaci, ripartire dal cotto può essere la strada giusta per riaprire una discussione e portare avanti un progetto concreto anche sulla rivalutazione dell’'intera frazione.

     

    La cultura della terracotta da secoli ha radici nel territorio intorno a Firenze, in particolare nella nostra zona, dove la qualità dell'’argilla garantisce un prodotto le cui caratteristiche sono uniche.

     

    Riqualificare la frazione del Ferrone vuol dire valorizzare anche il suo prodotto, il cotto. Apprezziamo le dichiarazioni di buoni intenti rilasciate sulle pagine dei giornali locali e auspichiamo che queste siano solo il principio di un dialogo tra le due amministrazioni che speriamo possa durare a lungo ed essere molto proficuo, ma dalle parole adesso bisogna passare ai fatti.

     

    Bisogna prendere coscienza dello stato attuale in cui si trova la frazione e fare una riflessione più ampia che si concentri sulla riqualificazione di tutto il territorio su cui si estende. L'’espansione della frazione in seguito alla costruzione di nuove unità abitative in entrambi i territori comunali, ha di fatto portato ad incrementare la popolazione rispetto agli anni precedenti.

     

    All’'espansione però non sono seguite opere di adeguamento urbanistico che garantiscano agli abitanti una fruibilità sicura del paese ed un minimo di vivibilità. Il Ferrone, infatti, presenta delle forti criticità che minano oggettivamente la sicurezza e la salute degli abitanti.

     

    Tali criticità sono individuabili nelle carenze infrastrutturali e nella mancanza di governo di un territorio abbandonato a se stesso. Sicurezza e salute dei cittadini dovrebbero essere la priorità di tutti i sindaci amministratori di qualsivoglia città.

     

    Proprio in questi giorni abbiamo assistito all'esondazione della Greve che ha creato non pochi danni agli artigiani e agli abitanti della zona, bloccando la viabilità verso entrambi i comuni per alcune ore.

     

    E'’ lontana da noi l'’idea di strumentalizzare l’'accaduto, ma bisogna riconoscere che l’'assenza di un controllo costante del territorio da parte delle amministrazioni comunali ha fatto da moltiplicatore amplificando i danni.

     

    Una scarsa pulizia degli argini da alberi caduti, concessioni edilizie in punti critici, spazzatura che il vento raccoglie lungo gli argini del fiume, hanno contribuito ad aggravare la situazione. Tutto è accaduto in un'’area sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico, al di fuori di un controllo che riteniamo spetti ad un' amministrazione comunale.

     

    Non è la prima volta che l'’area subisce le esondazioni del fiume Greve, già a giugno ci eravamo andati molto vicino, e andando indietro nel tempo si contano altri episodi, questo ci conferma che dobbiamo essere preparati a tali situazioni sempre più frequenti.

     

    Il rischio alluvioni è solo il primo di una lista di criticità che abbiamo individuato e che meritano un’attenzione particolare in quanto rappresentano una potenziale minaccia per la sicurezza dei cittadini.

     

    Infatti la frazione si sviluppa lungo la strada della val di Greve e molte abitazioni e attività commerciali hanno l’uscita proprio sulla strada provinciale SP3 dove sfrecciano auto e mezzi pesanti a velocità sostenute, incrementando in tal modo il rischio di investimento e di incidente fra veicoli anche di grosse dimensioni.

     

    Non è passato molto tempo dall’ultimo incidente verificatosi proprio lungo questa strada che ha visto coinvolte un'’autocisterna e un’'autovettura con conseguenze molto gravi a causa dell'’alta velocità.

     

    Proprio l'’assenza di un percorso pedonale che permette ai cittadini di raggiungere in tutta sicurezza la parte centrale della frazione, cioè quello che rappresenta il punto di ritrovo del paese, moltiplica il rischio investimenti in maniera esponenziale.

     

    Per farsi un'’idea, lungo la strada provinciale sono presenti una serie di esercizi commerciali, ad esempio un bar/tabacchi, una parrucchiera, un alimentari/bar, un circolo ricreativo, una pizzeria, un ristorante, nessuno dei quali è raggiungibile a piedi in sicurezza da qualsiasi parte dell’'abitato si parta.

     

    Inoltre sempre lungo la strada provinciale nella parte che attraversa la frazione ci sono 3 fermate della SITA, praticamente “isole” non collegate ad alcun percorso pedonale sicuro. Se a ciò detto aggiungiamo il notevole inquinamento acustico generato dal passaggio frequente e continuo durante tutto il giorno di mezzi pesanti, esasperato da un manto stradale irregolare e in pessimo stato, una segnaletica stradale carente, strisce pedonali sbiadite, striscia di mezzeria invisibile, assenza di limitatori di velocità, assenza di un marciapiede, abbiamo un quadro piuttosto preoccupante.

     

    Altra criticità che riteniamo debba essere affrontata come una priorità, è il rischio amianto. Su tutto il territorio della frazione sono presenti dei capannoni con coperture in amianto. Come noto l'amianto esposto agli agenti atmosferici può rappresentare un potenziale rischio per gli abitanti del posto, se non vengono eseguiti opportuni interventi di manutenzione.

     

    E'’ vero che in relazione al cemento amianto la normativa prevede che la responsabilità dello stato di conservazione dei manufatti è del proprietario, il quale deve provvedere alla sua conservazione, alla sua manutenzione ed alla sua rimozione quando lo stato conservativo è tale da procurare danni alle persone.

     

    Riteniamo però necessario, al fine di tutelare la salute pubblica, un interessamento di codeste amministrazioni affinché vengano eseguiti dei sopralluoghi per verificare lo stato di conservazione dei fabbricati in questione.

     

    I fatti e le recenti sentenze in merito dovrebbero aver insegnato che l'amianto rappresenta un grosso rischio per la salute di tutti. Non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell'aria non sia pericolosa: teoricamente l'inalazione anche di una sola fibra può causare il mesotelioma ed altre patologie mortali, ancor peggio un'esposizione prolungata nel tempo o ad elevate quantità aumenta esponenzialmente le probabilità di contrarle.

     

    L'’unica ditta ad avere provveduto in tal senso a ridurre il rischio di inquinamento da amianto è l’'azienda Plagio Engineering che lo scorso anno ha installato dei pannelli solari ricoprendo il tetto di amianto.

     

    Sono, infatti, attivi ormai da anni diverse iniziative su tutto il paese che prevedono la sostituzione di tetti di amianto con pannelli fotovoltaici (a costo 0 per i titolari es. progetto eternit free di Legambiente), un impegno concreto da parte delle amministrazioni comunali nel diffondere ed incentivare i proprietari degli immobili interessati sarebbe auspicabile.

     

    Inoltre un progetto di bonifica provocherebbe sicuramente diversi effetti positivi: •miglioramento ambientale • riduzione dei rischi sulla salute dei residenti • incremento del valore degli edifici oggetto della bonifica • miglioramento paesaggistico Il miglioramento paesaggistico sarebbe fondamentale per ridare a questo territorio il suo ruolo di porta del Chianti, luogo da sempre sinonimo di bellezza e sogno nell’'immaginario di tutto il modo.

     

    Tutte queste considerazioni ci rendono consapevoli che questa parte di territorio non è luogo sicuro dove poter vivere e crescere dei bambini. Bisogna intervenire per mettere in sicurezza sotto diversi aspetti tutto il territorio della frazione del Ferrone. Sono necessari interventi strutturali per mettere in sicurezza dal rischio idrogeologico la zona artigianale e le abitazioni.

     

    Sono necessari interventi per la sicurezza stradale, se non si può impedire ai mezzi di passare, si può sicuramente intervenire e limitare la velocità di questi. In poche parole è necessaria e fondamentale un’attività di governo e controllo costante del territorio che può e deve essere esercitata da codeste amministrazioni.

     

    Questo è possibile solo con la collaborazione di tutti, istituzioni e cittadini, primi fra tutti i due comuni che si dividono la frazione del Ferrone. Facendo esplicito richiamo allo spirito collaborativo a cui abbiamo appena fatto riferimento, e alla luce di quanto appena scritto sulla necessità di intervenire immediatamente sulle criticità elencate, al solo fine di garantire la sicurezza degli abitanti, la cui responsabilità è un dovere di un amministratore quale è il sindaco e la sua giunta comunale, proponiamo di:

     

    – Sollecitare il consorzio di bonifica del chianti alla verifica dello stato degli argini dopo le piogge, accertarndosi della loro tenuta in caso di un altro evento atmosferico di elevate proporzioni, e provvedere alla pulizia degli argini del fiume Greve

     

    – Verificare e far rimuovere l’'eventuale presenza di costruzioni “abusive” lungo il corso del suddetto fiume laddove rappresentino una ostruzione al naturale deflusso dell'’acqua nelle cosiddette casse di espansione

     

    – Dove necessario costruire nuovi argini a protezione delle abitazioni.

     

    – Ridurre la velocita di transito nell'abitato del Ferrone da 50 Km/h a 40 Km/h – utilizzo di cartelli per limitare la velocità di transito dei veicoli ad esempio cartelli elettronici luminosi che riportano in tempo reale la velocità del veicolo e avvisino il conducente che si sta superando il limite, proprio come quello posto sulla chiantigiana all’inizio del paese di Greve provenendo dal Panzano

     

    – Dove possibile installare dossi limitatori di velocità

     

    – Rifare la colorazione delle strisce pedonali e metterle in evidenza con l’utilizzo di materiali rinfrangenti, ad esempio perline di vetro poste lungo l’'attraversamento pedonale. Sia all’'interno dell’'abitato che in prossimità delle fermate della SITA

     

    – Ripristinare l’integrità del manto stradale utilizzando materiali ormai consueti e diffusi, ossia drenanti e fonoassorbenti

     

    – Creare un percorso pedonale sicuro che colleghi le abitazioni limitrofe della frazione con la zona della casa del popolo che è a tutti gli effetti il punto di ritrovo principale degli abitanti. Il percorso potrebbe essere creato lungo la strada provinciale dove in alcuni tratti sono già presenti dei marciapiede

     

    – In collaborazione con il Consorzio di Bonifica creare lungo la Greve, proprio come è stato fatto lungo il fiume Elsa, un percorso pedonale alternativo che colleghi l'’intera frazione. inquinamento da amianto

     

    – Mappatura dei siti ove è presente l’'amianto

     

    – Verifica dello stato di conservazione dei manufatti in cemento amianto

     

    – Intervenire presso i proprietari affinché mettano in sicurezza gli edifici

     

    – Mettere a conoscenza i proprietari delle soluzioni più idonee e promuovendo occasioni di incontro con le ditte di installazione di impianti fotovoltaici agevolando anche a livello comunale l’installazione di essi.

     

    Inoltre, con lo scopo di favorire gli anziani e di creare una rete locale di infrastrutture sociali utili a garantire un servizio fondamentale a tutti i cittadini, rimanendo in tema di tutela della sicurezza e della salute pubblica, proponiamo l’'apertura di un presidio ASL e di una farmacia comunale.

     

    Riconosciamo che negli ultimi mesi alcuni passi in avanti sono stati fatti, e ci riferiamo al pericolo, che ormai sembra essere scongiurato, dell'’inceneritore di Testi, ed alla recente installazione del fontanello.

     

    La strada è questa, ma bisogna avere il coraggio di andare avanti e fare di più. Quindi, facendo appello al senso di responsabilità che da sempre caratterizza la figura del sindaco, e confidando nel buonsenso affinché porti a riflettere ed agire con la diligenza del buon padre di famiglia, auspichiamo che codeste amministrazioni si attivino al fine di trovare delle soluzioni idonee ai problemi posti. Restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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