GREVE IN CHIANTI – A Greve in Chianti si può mangiare direttamente dentro la macelleria: lo spazio è quello storico della Macelleria Falorni, in piazza Matteotti: l'idea è quella di un nuovo approccio al mondo dello street food, che trasforma il punto vendita in un luogo di incontro dove poter degustare, oltre che acquistare, le specialità in vendita nel negozio.
L’approccio è smart come quello dei fast food, ma la filosofia è di nicchia, improntata sull’alta qualità del prodotto. Ci si serve da soli (nei frigoriferi sono pronti da gustare secondi di carne come la tartare tagliata al coltello, il carpaccio di vitellone e la soprassata di maiale, ma anche alternative vegetariane come la pappa al pomodoro) oppure si ordina un panino o un tagliere al banco, per poi andarsi a sedere nel giardinetto che si affaccia sulla storica piazza Matteotti o nella rinnovata grotta del ‘400 all’interno della macelleria o portare le proprie scelte a casa come take away.
Con la stessa modalità ci si serve un bicchiere di vino, grazie alla tecnologia Enomatic (azienda che fa capo alla stessa famiglia Bencistà Falorni) che permette di scegliere tra la selezione di rossi e bianchi in vendita nel negozio, oppure, per coloro che desiderano una bevanda analcolica, fare un tuffo nel passato rinfrescandosi con una gazzosa o un chinotto “Lurisia”.
Il menù è quello tipico del Chianti, rustico ma rivisitato in chiave contemporanea, ideato per soddisfare le esigenze di chi ha voglia di uno pranzo veloce ed informale, ma anche per una merenda saporita o di un aperitivo alternativo. Protagonisti sono i salumi che hanno reso celebre l’Antica Macelleria Falorni (il salame di cinghiale, la finocchiona di Cinta, la Finocchiata di Montefioralle che compongono il tagliere Stefano; il salame tipico grevigiano, il prosciutto “saporito” e la finocchiona “sbriciolona” in quello di Lorenzo.
Ambedue i taglieri sono accompagnati da Pecorini e marmellate e miele selezionati), ma anche piatti come il Tris della Domenica (un crostone con aglio, olio e rigatino delle Ripe Montoje, uno con soprassata e scorza di limone e uno con crema di lardo stellato e scorza d'arancia), le zuppe di ceci con i cubetti di pancetta e l’arista di maiale con le mele condita con salsa etrusca, leggeri e stuzzicanti. Frutta di stagione tagliata al coltello, cantucci con Vinsanto e gelatini “Dai Dai” sono la nota dolce che conclude il pasto. Il tutto confezionato in speciali box completamente riciclabili.
di Redazione
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