GREVE IN CHIANTI – Fino ad ora erano andati avanti d'amore e daccordo, in un percorso che spesso li ha visti presentare documenti congiunti in consiglio comunale.
Ma è sui migranti e la loro accoglienza che si consuma la prima spaccatura evidente fra Centrosinistra per Greve in Chianti e MoVimento 5 Stelle.
Una spaccatura resa ufficiale da una nota diffusa dal Centrosinistra in risposta alle prese di posizioni dei "pentastellati" grevigiani in merito ai migranti ospiti al Ferrone (clicca qui per leggere l'articolo).
Definiscono, senza mezzi termini, la posizione in materia del M5S come un "qualcosa di inquietante".
"Contrapporre l’accoglienza e l’assistenza data a 11 (undici!) rifugiati provenienti da Pakistan e India – spiegano – alle difficoltà economiche e sociali degli Italiani è un’operazione davvero penosa, che ha il solo merito di svelare, ancora una volta, la natura populista e contraddittoria del movimento".
"Tanto più – rilanciano quelli del Centrosinistra grevigiano – se ciò viene proprio fatto il giorno dopo la seconda edizione della Fiaccolata per la pace da Panzano a Greve, una bellissima iniziativa, quest’anno dedicata proprio al tema dei rifugiati, per la quale ci sentiamo di ringraziare gli organizzatori, le associazioni aderenti e i tanti cittadini che hanno partecipato".
"Qualche numero può aiutare a contestualizzare il fenomeno – spiegano ancora – In Europa, dove sono presenti circa 1 milione e 700 mila rifugiati (il Pakistan, da solo, ne accoglie altrettanti), il primo Paese per accoglienza è la Francia (233.000), seguita da Germania (circa 190.000), Regno Unito (126.000) e Svezia (114.000). In Italia sono circa 78.000, poco più di uno ogni mille abitanti, collocandoci al 69esimo posto nel mondo".
"Ridurre la questione dell’accoglienza a una “guerra tra poveri” – avvertono – è esattamente quello che la destra populista, Lega Nord in primis, fa ogni giorno per orientare il malcontento sociale verso chi sta ancora peggio, distraendo i cittadini dai veri responsabili della crisi economica che colpisce l’Italia e l’Europa".
"Cari 5 Stelle – dicono rivolti ai loro colleghi in consiglio – non sono undici migranti che hanno rischiato la vita per fuggire da aree disperate a minacciare la nostra economia, il nostro benessere e la nostra comunità. Sono le politiche folli dell’austerità, i tagli ai servizi primari, la precarizzazione del mondo del lavoro, gli attacchi quotidiani al nostro patrimonio ambientale. Ed è anche il populismo che traspare dal vostro comunicato, che non fa altro che alimentare sentimenti di intolleranza e risentimento verso chi ha avuto la sfortuna di nascere in una delle tante aree disperate del mondo".
"Ci sono tante battaglie da fare insieme – concludono tendendo la mano – per rendere questo territorio più equo, più sostenibile e più accogliente. Concentriamoci su queste e lasciate il populismo a chi lo fa di professione".
di Redazione
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