GREVE IN CHIANTI – Il Natale nel Chianti fiorentino è un canto di pace, amore e fratellanza.
Un’unica voce, quella della comunità grevigiana che si estende tra i borghi e le frazioni di Greve in Chianti, per protestare contro tutte le guerre del mondo e le diverse forme di violenza e discriminazione.
Come alcuni anni fa intonava John Lennon nella straordinaria “Happy Xmas”, anche il Chianti con i suoi i concerti e gli spettacoli diffusi nelle chiese, nelle piazze, nei centri storici, si lega al tema dell’incontro tra i popoli, ai simboli della cooperazione, della cultura del dialogo e della solidarietà.
Il filo rosso del Natale del Comune di Greve in Chianti è “war is over” per rendere solenne e condivisa ogni festività.
Partendo dal ricco programma grevigiano il carnet musicale promosso dal Comune ha preso il via nella chiesa di Santa Croce ieri, sabato 10 dicembre, dove si è esibito il The Pilgrims Gospel Choir, diretto dal maestro Gianni Mini, per una notte indimenticabile a ritmo di gospel.
La musica fa tappa nel borgo di Strada in Chianti dove mercoledì 21 dicembre nella chiesa di San Cristoforo alle ore 21.15 i professori dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino eseguiranno il concerto di Natale.
Giovedì 22 dicembre a Greve in Chianti l’Orchestra da Camera di Greve in Chianti si esibirà nella chiesa di Santa Croce alle ore 21.15 con il musicista Luca Rinaldi, violinista e maestro concertatore.
Il concerto di Natale propone musiche di Corelli, Piazzolla e Vivaldi e vede la partecipazione della Corale della parrocchia di Santa Croce diretta da Marco Hagge, accompagnata dall’organista Luca Vannini e dal flautista Francesco Pacenti.
“Non c’è Natale senza musica – dichiara il vicesindaco Giulio Saturnini – anche quest’anno abbiamo voluto puntare su una ricca programmazione di eventi che si caratterizza per l’imprescindibile binomio note e festività”.
“La colonna sonora del Natale chiantigiano – precisa – è un’armonia di suoni e melodie che valorizza luoghi e persone, offre spazi di espressione alle realtà artistiche e alle associazioni locali che coltivano passioni, talenti e sviluppano competenze anche attraverso l’attività di formazione rivolta ai più giovani”.
“La musica – conclude – è un linguaggio universale che parla all’anima di ogni visitatore, italiano e straniero, un volano di promozione turistico-culturale per le eccellenze architettoniche e storico-artistiche che qualificano il nostro territorio”.
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