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mercoledì 24 Aprile 2024
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    Dopo le visite al centro islamico, sulle tavole dei bimbi i piatti di Paesi diversi

    Dialogo interreligioso e integrazione a tavola: progetti delle insegnanti delle scuole primarie

    GREVE IN CHIANTI – Tanti i progetti portati avanti dalle insegnanti delle scuole primarie, nati dalla collaborazione tra l'Istituto comprensivo di Greve e il Comune.

     

    La pace, la tolleranza, il dialogo interreligioso è un tema che si affronta tra i banchi di scuola. Per gli studenti di Greve in Chianti, la collaborazione tra l'Istituto comprensivo di Greve e il Comune, si è tradotto in un percorso educativo che spazia dalle visite e dalle esperienze al di fuori della scuola alla cultura del cibo che promuove e produce integrazione nelle mense scolastiche.

     

    "Il progetto sul dialogo interreligioso – spiega l'insegnante Federica Pedani della scuola primaria "Domenico Giuliotti" di Greve – si è articolato su due livelli: il primo ha promosso un incontro con il rabbino di Firenze e i parroci di Panzano e Greve, il secondo ha coinvolto le classi quinte di Greve e San Polo per una visita che abbiamo effettuato al centro islamico di Greve”.

     

    “Quello del dialogo tra culture e religioni diverse è un tema importante – aggiunge la dirigente scolastica Antonella Zucchelli – ed è opportuno affrontarlo su più livelli, il modello intrapreso dalle insegnanti delle primarie dimostra quanto importante sia per la scuola aprirsi al territorio e coinvolgere gli allievi in un percorso di apprendimento, ampio e articolato”.

     

    In partenza, nell'ambito di uno specifico progetto promosso dalla giunta Sottani, in collaborazione con la dirigenza scolastica, il progetto di valorizzazione della gastronomia internazionale che porta le culture del mondo a tavola e ne promuove le origini, le tradizioni, la storia.

     

    “La condivisione di piatti tipici italiani e stranieri – aggiunge l'assessore alla pubblica istruzione Maria Grazia Esposito – è un'opportunità che permetterà ai ragazzi di entrare nel mondo e nel patrimonio culturale di paesi diversi dal nostro e di arricchirsi di conoscenze, un modo per abbattere pregiudizi, barriere e favorire l'integrazione a tavola, unendo la convivialità alla scoperta di gusti e sapori nuovi”.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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