GREVE IN CHIANTI – "Mentre anche il Comune di Bagno a Ripoli ha approvato il riconoscimento delle trascrizioni dei matrimoni fra persone dello stesso sesso celebrati all’estero, a Greve la giunta continua ad arrampicarsi sugli specchi per cercare di giustificare l’insensata bocciatura di un provvedimento analogo, proposta sei mesi fa dai consiglieri del Centrosinistra per Greve e dal Movimento 5 Stelle".
Lo dicono, appunto, il Centrosinistra per Greve in Chianti e il M5S, parlando dell'"immotivato entusiasmo del sindaco di Greve, Paolo Sottani, e dell’assessore Maria Grazia Esposito per l’approvazione del regolamento sulle unioni civili, commentato come “apertura” ai diritti delle coppie omosessuali. In realtà, purtroppo, le cose stanno diversamente".
"Le coppie sposate all’estero – dicono i due gruppi consiliari di opposizione – non vengono riconosciute dal loro regolamento come coniugi, ma come unioni civili, ossia un gradino sotto. Matrimoni di serie B. “Solo Firenze ha fatto come noi", ricorda l’assessore. E in effetti il sindaco Nardella, dopo che il consiglio comunale aveva approvato la trascrizione dei matrimoni contratti all’estero, si è rifiutato di applicarla, ricorrendo al triste espediente dell’equiparazione alle unioni civili".
"Ricordiamo – sottolineano – che durante la discussione della nostra mozione, mentre l’assessore Esposito (avvocato) l'ha respinta adducendo motivazioni di ordine normativo, prontamente smentite dai fatti, il vice Sindaco Romiti ha affermato di respingerla perché discriminante verso i cittadini dei comuni limitrofi che non avrebbero potuto godere di tale "privilegio"".
"Invitiamo dunque l’assessore Romiti – concludono ironici – ad inoltrare formale protesta presso il Comune di Bagno a Ripoli che così facendo ci ha discriminato e ci chiediamo infine come mai anche a Bagno a Ripoli (come in decine e decine di altri comuni) non hanno rintracciato le ragioni ostative assunte dalla giunta e dai consiglieri di maggioranza di Greve. Sono tutti degli incompetenti?".
di Redazione
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