Nella foto i due volontari dell'associazione ambientale e culturale "Gruppo San Michele-GEV del Chianti", di Greve in Chianti (Attilio Tatini e Giorgio Verniani, in foto) che hanno deposto un piccolo presepe artigianale tra i ruderi dell'antico oratorio sul Monte San Giusto, tra Greve e Strada.
"Il gesto – ricordano dall'associazione – divenuto oramai una tradizione quasi ventennale dell'associazione Gruppo San Michele, vuole solo mantenere il ricordo storico-religioso verso uno dei luoghi tradizionalmente più cari al cristianesimo chiantigiano".
"L'Oratorio di San Giusto, infatti – spiegano – fu eretto nell'altomedioevo sul luogo dove, secondo la tradizione, subirono il martirio alcuni cristiani di Firenze e del Chianti nella prima metà del terzo secolo dopo Cristo. Il toponimo San Giusto deriva forse dal nome di uno di questi martiri o per il fatto che gli stessi martiri in antico erano appellati "giusti"".
"L'abbandono dei luoghi oggi è totale – conclude il presidente del Gruppo Andrea Garuglieri – l'oratorio, che fino agli anni trenta era meta di pellegrinaggi e solenni festività, venne distrutto nell'agosto 1944 durante il passaggio del fronte bellico e mai più ricostruito. Da anni la nostra associazione si batte per una rivalorizzazione e riscoperta del luogo, meta oggi solo di qualche cacciatore, trekkista e bykista che percorre l'antica strada dei Monti del Chianti (tracciato C.A.I.)".
di Redazione
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