SAN POLO (GREVE IN CHIANTI) – Sensibilizzare la popolazione al volontariato a volte pare un’ardua impresa, inarrivabile. Ed ecco che allora la chiave giusta potrebbe essere iniziare fin dai bambini a far conoscere quest’aspetto di civiltà che potrebbero portare avanti una volta adulti.
Rivolgersi a loro su certi temi può apparire difficile, ma talvolta invece può risultare più semplice del previsto.
Questo è quello che hanno pensato e provato a fare in sintonia scuola e Pubblica Assistenza in quel di San Polo. L’idea è nata dalle mamme degli studenti della scuola elementare "Don Milani" che, tramite le rappresentanti di classe in accordo con le maestre e con la preside Antonella Zucchelli, si sono rivolte alla Pubblica Assistenza sanpolese per chiedere un incontro educativo sul mondo del volontariato.
La collaborazione è stata preziosa ed il risultato è stato più che positivo. Con trepidazione nelle prime ore del pomeriggio i bambini sono stati raccolti nella palestra della scuola, dove il personale volontario della Pubblica Assistenza, con un formatore regionale Anpas, ha mostrato delle slide e raccontato loro piccoli concetti sulla sicurezza.
Le domande non sono mancate: tanti hanno parlato delle loro esperienze avute con piccoli traumi subiti, lividi sulle ginocchia, sbucciature da giardino, qualche nonno che ha avuto bisogno dell’ambulanza. La partecipazione è stata sorprendente.
Quando poi sono stati accompagnati vicino a un manichino che è servito per provare quelle che sono le manovre di rianimazione, allora la curiosità ha preso il sopravvento con mille altre domande. Ognuno di loro ha potuto provare ad effettuare il massaggio cardiaco e ne sono stati tutti entusiasti.
Poi tutti nel giardino della scuola, dove hanno visto da vicino l’ambulanza e conosciuto meglio alcuni strumenti di cui è accessoriata, addirittura salirci dentro con le proprie gambe.
Durante questo incontro i volontari e il formatore hanno potuto fornire loro preziose informazioni circa il comportamento da tenere nell’eventualità in cuifossero presenti durante il verificarsi di piccoli incidenti, soffermandosi spesso sul numero formato da tre cifre di fondamentale importanza: il 118.
Prima dei saluti un attestato è stato loro consegnato per aver partecipato attivamente alla dimostrazione, con la speranza che possa essere anche quello a spingerli un domani a diventare veri volontari.
Una bella iniziativa, nata dalla consapevolezza che educare oggi ad una cultura rivolta verso il prossimo non può che portare ad una società migliore. In cui l’altro è un elemento importante a cui tendere la mano in caso di bisogno. Il ruolo della scuola è anche questo.
di Silvia Rabatti
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