GREVE IN CHIANTI – Il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani e l’assessore alla pubblica istruzione Maria Grazia Esposito hanno incontrato le famiglie, lunedì 19 novembre nella sala consiliare del palazzo comunale, per chiarire la questione relativa al bando per la nuova aggiudicazione del servizio dei nidi comunali, che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2019.
Gli amministratori hanno esposto le motivazioni del procedimento, ancora in corso, seguito dai tecnici del Comune. E che nei giorni scorsi ha scatenato preoccupazioni e proteste vibranti.
Ai genitori dei 40 bambini iscritti nei nidi La Coccinella e Il Riccio, che hanno manifestato preoccupazione per gli eventuali cambiamenti legati all’ingresso di una nuova cooperativa a cavallo della stagione scolastica 2018-2019, "l’assessore Esposito – si legge in una nota diffusa dal Comune di Greve in Chianti – ha espresso con chiarezza le fasi del percorso amministrativo e le proposte con le quali risolvere le difficoltà ipotizzate dalle famiglie".
“Viste le necessarie procedure in corso – dichiara l’assessore Esposito – finalizzate all’aggiudicazione definitiva, al momento non conosciamo l’esito della gara d’appalto. Gli uffici competenti, intenti a portare a termine le fasi conclusive dell’iter amministrativo, in conformità alle normative vigenti, giungeranno alla definizione della graduatoria, stilata ed elaborata nei i tempi previsti dalla legge, tra pochi giorni".
"Tuttavia – rimarca – ancora prima di conoscere l’aggiudicatario del servizio che sarà esecutivo dal 1 gennaio 2019, ci sembra necessario rassicurare e dare risposte puntuali alle domande e alle considerazioni poste dai genitori".
"L’appalto in questione – spiega – è uno di quelli che rientra tra i servizi alla persona e, come tale, è caratterizzato da un alto grado di attenzione da parte dell’amministrazione comunale sugli standard di qualità. Il bando di gara che abbiamo formulato indica chiaramente la valutazione dei criteri e la relativa assegnazione del punteggio in base al miglior rapporto qualità/prezzo. Abbiamo valutato all’80 per cento, il massimo previsto dalla legge, la qualità della proposta educativa e l’impiego di figure professionali altamente qualificate e al 20 per cento il vantaggio economico dell’offerta".
"Il Comune – tiene a dire l'assessore – investe dunque, quasi per la totalità della proposta, sull’alta qualità del progetto educativo, sull’esperienza degli educatori professionali con formazione specifica e sui punti di forza di un programma pedagogico, costituito da attività e laboratori, che mirino al benessere dei bambini e al coinvolgimento delle loro famiglie. La continuità del progetto pedagogico è garantita dalla presenza e dal lavoro costante del nostro coordinatore pedagogico che non cambia".
"Gli educatori della cooperativa Arca – prosegue – potranno restare ed essere assorbiti dall’eventuale nuovo aggiudicatario, se da entrambe le parti si manifesterà l’interesse ad individuare un accordo. Tra gli impegni della nuova eventuale cooperativa potrebbe verificarsi l’assunzione di personale del territorio".
"Qualora fosse necessario – conclude Esposito – proporremo tra dicembre e gennaio un ciclo di incontri che promuova una graduale conoscenza tra i bambini e i nuovi educatori. L'obiettivo è costruire le basi di un progetto specifico che metta al centro il bene del bambino e sviluppi un rapporto corretto con le famiglie".
di Redazione
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