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sabato 27 Aprile 2024
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    Rapina all’ufficio postale di San Polo: i retroscena di una mattinata di panico

    Sedicimila gli euro portati via. Fondamentale la reazione e la collaborazione da parte dei cittadini

    SAN POLO (GREVE IN CHIANTI) – Non si è certo spenta a San Polo in Chianti l'eco dell'incredibile rapina andata in scena alle 8.30 di venerdì 1 aprile all'ufficio postale.

     

    Una rapina che ha visto spari, inseguimenti, un paese sotto choc. E, fortunatamente, l'arresto di uno dei due rapinatori.

     

    Il giorno dopo San Polo si lecca le ferite. Ferite che arrivano anche da lontano: da mesi, anni, in cui nella frazione si denuncia la carenza di sicurezza.

     

    Intanto emergono i dettagli: i soldi consegnati ai rapinatori erano circa 16.000 euro. Anche i carabinieri sottolineano che è stata la reazione di rabbia di alcuni cittadini sanpolesi a far modificare i piani ai due rapinatori, in particolare costringendoli ad abbandonare la Ford Fiesta che avevano rubato poche ore prima a Firenze e che gli sarebbe servita per la fuga.

     

    Da lì l'incredibile inseguimento in paese (qui le testimonianze), con spari in aria, e l'arrivo in massa di pattuglie della Compagnia di Figline Valdarno e delle sue Stazioni dipendenti, nonché equipaggi provenienti dalle Radiomobili di Firenze e Scandicci ed alcune pattuglie in borghese del Reparto Operativo e della Compagnia di Firenze.

     

    In pochi minuti tutta l’area e le campagne circostanti vengono circondate da oltre 50 carabinieri ed inizia la caccia ai due rapinatori, con posti di blocco lungo le strade di accesso. Poco dopo alle ricerche si aggiungono anche le unità cinofile dei carabinieri di Firenze che iniziano a fiutare le tracce dei due fuggiaschi, mettendosi sulle loro tracce.

     

    Nel contesto delle ricerche, si rivelerà fondamentale la collaborazione della popolazione che ha costantemente fornito ai carabinieri indicazioni su persone strane notate nelle zone.

     

    Proprio grazie alle indicazioni che giungevano ai carabinieri, alle immagini delle telecamere acquisite nell’immediatezza presso alcuni privati che avevano ripreso i due rapinatori, verso l’ora di pranzo, una pattuglia blocca a Strada in Chianti uno dei due rapinatori, vestito in maniera alquanto anomala, con solo una t-shirt, e con le scarpe e i pantaloni palesemente sporchi di fango. Stava cercando di raggiungere un mezzo pubblico per allontanarsi da quelle zone, per lui ormai troppe pericolose.

     

    Il ragazzo, R.M., di 25 anni, era arrivato in Italia da pochi giorni proveniente dall’Albania, verosimilmente proprio con l’intenzione di commettere la rapina alle Poste e di fare subito dopo ritorno al suo paese. Insomma, una sorta di "pendolare del crimine".

     

    Attualmente era ospite di parenti a Montevarchi. Il giovane, già con precedenti penali, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per i reati di rapina a mano armata in concorso e furto di autovettura.

     

    Il giovane, nella sua fuga nei boschi, si è liberato, per cercare di non essere preso, della scacciacani, del suo telefono cellulare, guanti e passamontagna e del giaccone scuro che indossava al momento della rapina. Questi accorgimenti non gli sono bastati.

     

    Al termine delle indagini, in nottata è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Firenze Sollicciano.

     

    All’interno dell’autovettura rubata sono stati trovati degli abiti con i quali i due rapinatori, nelle loro intenzioni, si sarebbero cambiati subito dopo la rapina. Su di essi la Sezione Investigazioni Scientifiche ha effettuato rilievi tecnici.

     

    Le indagini proseguono sia al fine di identificare e rintracciare il suo complice, sia per verificare se gli stessi possano essere gli autori anche della rapina commessa alle poste di San Polo lo scorso mese di febbraio.

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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