SAN POLO (GREVE IN CHIANTI) – Non accenna a placarsi la lotta di San Polo in Chianti e dei sanpolesi dopo l’annunciata partenza della direttrice della filiale, Paola Valerio.
Tanto che, oltre alla raccolta di firme partita fin da subito, anche una delle associazioni di riferimento del paese, l’SMS L’Unione – Pubblica Assistenza, ha scritto una lettera.
# San Polo: “Ridimensionare l’ufficio postale in piena pandemia è un atto molto grave”
Inviata alla direzione di Poste Italiane di Firenze, all’amministratore delegato Matteo Del Fante, al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani.
“Come associazione di volontariato presente sul territorio – inizia la lettera – punto di riferimento per la quasi totalità della popolazione (nostri soci), ci facciamo interpreti del forte disagio della popolazione di questa frazione, in relazione alla diminuzione di organico dell’ufficio in oggetto, fino ad oggi composto da due impiegate”.
“Circa due anni fa – ricordano dall’associazione sanpolese – è stato chiuso l’unico sportello bancario. E l’ufficio postale è rimasto l’unico accesso per la popolazione per tutti servizi connessi, tanto che sia i conti che i depositi in breve sono quasi raddoppiati”.
“Riteniamo che la presenza di due impiegati – aggiunge la lettera – sia il minimo possibile perché, già ora, le attese sono piuttosto lunghe e disagevoli per una clientela in gran parte anziana, che deve sostare all’esterno senza alcun riparo e con possibili assembramenti”.
“E – argomentano – viste le ridottissime dimensioni dell’ufficio non vi è neppure un’area self-service perché gli utenti possano svolgere in autonomia le più semplici operazioni”.
“Contiamo che Poste Italiane – auspicano – nello spirito di rendere un essenziale servizio sociale e non nell’ottica del solo profitto, e tutte le autorità a cui ci rivolgiamo, vogliano esaminare la nostra richiesta di soprassedere a detta diminuzione, considerando anche che la frazione di San Polo è molto distante dal capoluogo e con scarsissimi collegamenti pubblici”.
“Fiduciosi che Poste Italiane voglia offrire sempre un servizio migliore alla sua clientela – concludono – anche negli uffici più piccoli (ma oltremodo redditizi), attendiamo fiduciosi una risposta positiva”.
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