spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
sabato 12 Ottobre 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Rifiuti abbandonati, la rabbia di un agricoltore a Montefioralle: “Usano boschi e campagna come discarica”

    Paolo Baldini è stufo di dover togliere da campi e boschi di tutto: "Anche stavolta ho portato via quattro pneumatici, la settimana scorsa un forno a microonde, un WC e una specchiera"

    MONTEFIORALLE (GREVE IN CHIANTI) – La grande tristezza, che ci dice molto di quello che siamo diventati, sta nella premessa che Paolo Baldini, agricoltore a Montefioralle con la sua azienda agricola Altiero, letteralmente innamorato dell’ambienete, della campagna e del bosco, fa alla sua denuncia: “So che non dico nulla di nuovo”.

    “Adesso mi sono davvero stufato – ci dice, mentre ci invia le foto e i video che vedete – di tutta quella gente che usa la strada delle Falcole come discarica”.

    “Anche stavolta – racconta Paolo – ho portato via quattro pneumatici, la settimana scorsa un forno a microonde, un WC e una specchiera”.

    “E anche stavolta – riflette fra rabbia e amarezza – affacciandomi nel bosco ho visto di tutto”.

    Tiene anche a dire che “il bosco è di mia proprietĂ , ma allo stesso tempo è di tutti. PerchĂ© il bosco è vita”.

    “Ma a questo punto – aggiunge – non so se questo piace a tutti, perchĂ© lo stanno distruggendo!”.

    Spesso questo tipo di abbandono viene effettuato da chi svolge lavori senza regolari permessi. quindi oltre al danno, della completa evasione (e magari la mancanza di rispetto dei diritti dei lavoratori) si aggiunge l’ulteriore danno beffardo dell’abbandono dei rifiuti.

    Un comportamento criminale molto difficile da combattere. Basta infatti andare a farsi un giro in campagna o nei nostri boschi, per capire quante possibilitĂ  di passare inosservati, fra strade e stradine, hanno questi criminali.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...