GREVE IN CHIANTI – Giardini e parcheggi come pagine bianche. Da scrivere e riempire con i colori dell’immaginazione.
Tra i muri e gli spazi pubblici fioriscono le righe di un libro fantastico che attende di essere illustrato, le tracce di un diario che si tinge dei linguaggi della contemporaneità.
Greve in Chianti offre nuovi stimoli creativi e artistici alle ragazze e ai ragazzi appassionati di graffiti e interessati a prendere parte alla realizzazione di laboratori e lavori di street art.
Il sogno diventa un segno nel tempo che scorre e dall’espressività delle nuove generazioni nasce un’opera che si alimenta della vivibilità e della vocazione sociale degli spazi.
Prende il via una nuova fase del progetto Street Life, promosso dal Comune di Greve in Chianti e realizzato da Coop 21 con il contributo del Consiglio regionale della Toscana, che porta la creatività dell’arte partecipativa nel tessuto urbano del capoluogo puntando dritta al cuore della comunità.
Forme e colori prodotti dal genio di due professionisti, Nervo e Mono_graff, con la partecipazione dei giovani di Greve in Chianti, vestiranno di nuovi messaggi artistici alcuni spazi urbani di Greve in Chianti. L’8, il 15 e il 17 novembre nei giardini di via Danimarca si terrà il laboratorio di graffiti condotto da Nervo dalle ore 15 alle ore 18 mentre il laboratorio di street art, curato da Mono_graff, si terrà nel parcheggio di piazza della Resistenza il 22 e il 29 novembre e il primo dicembre dalle ore 15 alle ore 18.
“Dopo la precedente esperienza che lo scorso giugno ha arricchito in chiave artistica i circoli di San Polo e Strada – dichiara l’assessora alle politiche giovanili Ilary Scarpelli – creiamo una nuova opportunità culturale e sociale che si propone di riqualificare alcuni spazi pubblici di Greve in Chianti con i linguaggi dello street art”.
“Una forma espressiva allegra – evidenzia – divertente, colorata, che offrirà ai partecipanti la possibilità di realizzare le proprie ispirazioni artistiche rileggendo la realtà sulla base di un tema condiviso”.
“La cultura che nasce da un progetto collettivo e rende protagonisti i più giovani – conclude l’assessora – è lo strumento migliore per rafforzare il dialogo con il territorio e promuovere i valori della condivisione, della socialità e del rispetto verso il patrimonio pubblico”.
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