spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 26 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    L’appello de “La Tenuta di Diana”, giovanissima impresa nata sulle colline grevigiane

    GREVE IN CHIANTI – A fine agosto hanno lanciato anche il loro appello sul web, dove cercavano una cantina per vinificare e un'uliveta per raccogliere le olive: perché l'Azienda Agricola "La tenuta di Diana" è nata solo il 30 ottobre 2012, nel cuore delle colline di Greve in Chianti. E deve… farsi le ossa.

     

    "La nostra – spiega il titolare Leonardo Fantechi – è un'azienda che nasce come convenzionale, ma che subito dopo la sua nascita sente il bisogno di valorizzare i propri terreni. E così, pur rimanendo ufficialmente un'azienda convenzionale, inizia ad impiegare prodotti biologici (come concimi naturali): tutto ciò per conservare al meglio la selva, la fauna e la micro fauna locale. Speriamo di convertirci Ufficialmente a biologici a breve".

    Poi ci spiega il motivo del nome: "L'azienda si colloca sulle colline di Greve in Chianti, esattamente fra la località di Montoro e la località Le Corti, ovvero, appena sopra la linea di riserva di caccia. I nostri terreni insomma, nel bene o nel male (a seconda delle opinioni) nel periodo di caccia sono uno dei principali teatri di caccia del comune".

    Per quanto riguarda le produzioni, "principalmente produciamo olio extra vergine d'oliva, con olive rigorosamente di alta qualita e frante nel più breve tempo possibile. Ricerchiamo solo ed esclusivamente qualità e per questo ci affidiamo al miglior frantoiano della zona".

     

    "Ora – e qui l'appello di fine agosto – vorremmo iniziare a produrre vino ma non abbiamo gli spazi adeguati e quindi, anche per questioni economiche ci rimane difficoltosa la cosa. Speriamo che qualcuno risponda all'appello".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...