GREVE IN CHIANTI – Hanno lavorato (e stanno lavorando) in modo molto approfondito sul grande tema del trasporto pubblico locale (Tpl) i Giovani Democratici di Greve in Chianti.
“Dal mese di gennaio – spiega il segretario dei GD grevigiani, Niccolò Masiero – noi Giovani Democratici del comune di Greve in Chianti abbiamo elaborato un questionario sul Tpl, che abbiamo distribuito attraverso un codice QR in tutte le principali pensiline del comune”.
“Dai risultati del questionario – ricorda – che ha coinvolto circa 200 utenti, e dall’assemblea pubblica che abbiamo organizzato a febbraio, sono emerse problematiche più o meno ampie relative alla qualità del servizio.
“Per questo – annuncia – in vista delle elezioni amministrative di giugno, come Giovani Democratici abbiamo elaborato una serie di proposte sul tema come contributo al programma del Partito democratico per cercare di migliorare il servizio”.
“Innanzitutto – prosegue Masiero – le molte testimonianze hanno sottolineato numerose criticità su aspetti che dovrebbero essere garantiti dal contratto di servizio tra Autolinee Toscane e la Regione”.
“Pensiamo – entra nel dettaglio – ai GPS non funzionanti sui mezzi, che spesso non rispecchiano il reale orario di passaggio causando disagi all’utenza, oppure al mancato rispetto degli orari nelle frazioni successive a Greve in Chianti, dove il mezzo transita spesso in anticipo. O nella frazione di Panzano in Chianti, dove il mezzo non si palesa con la scusa di una poca affluenza di utenti nelle fermate successive al capolinea, per non parlare della scarsa pulizia e manutenzione ordinaria dei mezzi”.
“Oltre ad un pugno molto fermo nei confronti di Autolinee Toscane – suggeriscono – abbiamo pensato di istituire una piattaforma permanente per la raccolta dei reclami gestita dal Comune. Questo strumento permetterebbe all’amministrazione di intervenire con più consapevolezza e di gestire il dialogo con Autolinee Toscane avvalendosi della forza politica data dal numero delle segnalazioni degli utenti”.
“In molti tra i più giovani – continua Masiero – hanno sottolineato che l’ultimo mezzo parte da Firenze alle 20.15. Per questo, proponiamo il reintegro della sperimentazione del servizio notturno il venerdì e il sabato sera per tutte le ragazze e i ragazzi del comune di Greve in Chianti che vogliono passare la serata a Firenze e che adesso ne sono impossibilitati”.
“Pensiamo poi ad una forte battaglia sullo stato dei cosiddetti “Hub” – dice ancora il segretario dei GD – ovvero i capolinea da Firenze, riguardo sia la loro scarsissima vivibilità sia la loro efficienza dal punto di vista della viabilità. Essi altro non sono che dei piccolissimi prefabbricati carenti di qualsiasi servizio igienico o di comfort, che espongono gli utenti a freddo, vento, pioggia ma anche caldo e afa nelle stagioni estive”.
“Inoltre – rimarca – l’area chiantigiana è l’unica che vede non uno ma due capolinea, causando smarrimento e disagi a causa dei 15/20 minuti in tramvia che separano Montelungo e Vittorio Veneto. Infine, gli hub spesso non realizzano neanche lo scopo per cui sono stati creati, ovvero di diminuire i tempi di percorrenza nel traffico in uscita dalla città”.
“Per impattare invece sull’alto costo del servizio – elenca – le nostre proposte sono due. Per l’immediato, di confermare lo sconto del 40% del costo degli abbonamenti per studenti, applicando però la riduzione già al momento dell’acquisto, mentre per il futuro la grande battaglia sarà lottare per un’integrazione della tariffa tra urbano ed extraurbano, alleggerendo così il costo sull’utenza che spesso deve anche pagare un abbonamento urbano per muoversi in città”.
“Crediamo molto in queste proposte – conclude – perché corroborate dall’opinione di tanti cittadini che utilizzano il servizio ogni giorno e contiamo di promuoverle e lottare per esse non solo in campagna elettorale, ma anche in vista del prossimo futuro. Un comune proiettato al 2030 non deve prescindere da un servizio di trasporto pubblico più efficiente ed utilizzato da tutta la cittadinanza”.
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