GREVE IN CHIANTI – "Anche quest'anno scolastico a Greve si è aperto all'insegna del solito problema del trasporto: autobus non sufficienti, ragazzi, anche minorenni, che restano a piedi. Qualche studente, uscendo di classe a mezzogiorno, è rientrato a Panzano alle 16!".
Il MoVimento 5 Stelle si fa portatore di un malumore (a dir poco) serpeggiante. Le carenze del traporto pubblico, in un territorio molto lontano da Firenze, si fanno sentire in maniera consistente.
"Problemi -proseguono quelli del M5S – anche di coincidenza Greve-Panzano, con ragazzi lasciati nel piazzale del Tirassegno con l'autobus già partito senza aspettare la coincidenza. E per fare un altro esempio, lo scorso martedì mattina, la corsa delle 10.15 da Panzano per Firenze non è proprio partita: il colmo!!!".
"Telefonando a Busitalia – rimarcano – per fare le dovute rimostranze ci hanno risposto che la responsabilità sarebbe del Comune e della Città Metropolitana (ex Provincia…), che non hanno comunicato il numero dei pullman necessari".
"Dunque è così – chiedono provocatoriamente – che il nostro assessore ai trasporti Stefano Romiti e la Città Metropolitana seguono la programmazione? O forse non sanno ancora la data di inizio della scuola? Siamo indignati, perché chiedendo spiegazioni sul disagio a cui si trovano sottoposti studenti e famiglie annualmente, assistiamo, come da copione, alla rituale balla delle responsabilità che rimbalzano tra Busitalia e Comune".
"Addirittura – rilanciano – e qui siamo veramente al massimo dello sconcerto, i nostri amministratori hanno dichiarato che le responsabilità sarebbero delle scuole che, per le prime settimane, fanno orario ridotto! Avete capito bene, cittadini!".
Sono un fiume in piena quelli del MoVimento 5 Stelle grevigiano: "Dobbiamo veramente pensare che la maggioranza Pd di Sottani non abbia ancora chiaro che le scuole sono nel più completo caos nell’attribuzione delle cattedre, con tantissime classi ancora scoperte, proprio grazie alla presa di giro della “Buona scuola” di Renzi? Soluzioni? Niente, i responsabili della gestione dei trasporti, rimpallandosi le responsabilità, non hanno soluzioni e, secondo loro, dovremmo trovar normali tali disagi e, se non c’è posto su un pullman, aspettare tranquillamente alla fermata quello che passa un’ora dopo. Dovremmo cioè trovare normale far pagare sempre al cittadino i risultati di una mala gestione del servizio sia da parte di BusItalia che da parte del Comune".
"Siamo stanchi – concludono – di vedere amministratori semplicemente allargare le braccia di fronte ai problemi. I nostri studenti, le famiglie, i lavoratori hanno diritto a dei servizi dignitosi.
E chi, a livello locale, non trova soluzioni ai problemi dei cittadini e non è in grado di amministrare ha una sola alternativa".
di Redazione
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