GREVE IN CHIANTI – Chianti col bene che ti voglio. A confermare l'appeal di una destinazione letteralmente presa d'assalto, soprattutto nei mesi più caldi, è il boom di presenze turistiche registrate dal Comune di Greve negli ultimi sei mesi. Sulla base dei dati raccolti dall'ufficio turistico, l'esperienza della vacanza in campagna continua ad attrarre migliaia di turisti. Circa 10mila presenze sono state rilevate a Greve, dall'ufficio turistico, nel solo mese di agosto, cifra che sommata ai mesi precedenti relativi alla stagione primaverile-estiva, tocca complessivamente la vetta dei 30mila, dato che interessa solo i visitatori transitati dall'ufficio. E ancora l'estate non si è conclusa.
“Fino a qualche tempo fa – commenta il sindaco Paolo Sottani – la stagione d'oro dal punto di vista turistico-ricettivo comprendeva picchi di presenze nei mesi dalle temperature non afose come aprile, maggio e settembre, difficilmente i turisti sceglievano di vivere un'esperienza nel Chianti prenotando la loro vacanza a luglio e agosto”.
Il 2016, con un trend di crescita manifestato negli ultimi anni, segna invece un'importante controtendenza, un cambiamento di approccio alla vacanza grevigiana. Un esempio su tutti è il numero di turisti rilevato nel mese di agosto, il più alto riferito al periodo centrale della stagione. Altra novità interessa la provenienza dei visitatori, italiani e stranieri.
In base alla banca dati dell'ufficio turistico la vacanza made in Chianti è stata scelta da un migliaio di connazionali nei mesi estivi, superati solo dai francesi (1719), dagli spagnoli (1283), dai paesi del nord (932) e dai tedeschi (895). Aumentano anche i turisti canadesi e australiani e prendono terreno anche gli orientali con un migliaio di visitatori.
“L'estate ha ancora qualche asso nella manica da giocare – aggiunge l'assessore al turismo e alle attività produttive Gionni Pruneti – dopo l'Expo del Chianti Classico che ha centrato in pieno l'obiettivo, puntiamo a far impennare i dati delle presenze con una delle tradizioni più antiche e vive del Chianti, la vendemmia, una pratica rurale che alcune nostre aziende propongono in chiave turistica, il successo del mese di settembre è legato al binomio vino e territorio, un'opportunità fondamentale per far crescere e girare l'economia del Chianti di cui il turismo rappresenta una delle radici più forti”.
di Redazione
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