CINTOIA (GREVE IN CHIANTI) – Ci sono luoghi nei quali ancora oggi è possibile, chiudendo per un attimo gli occhi, sentire la vera “voce” della natura. Facendo allo stesso tempo un salto nel passato.
Il rumore dell’acqua, il profumo del bosco, il canto degli uccelli che ti accompagna lungo il sentiero.
Ma anche, come detto, la sensazione di vivere indietro nel tempo.
Quando forse in queste strette (e a volte molto ripide) strade fatte di selciato, ci si paravano di fronte persone avvolte di abiti ruvidi, somari con sacchi di farina sul dorso. Magari appena ritirati dal mulino.
O frati da cerca che si appoggiavano a un lungo bastone.
Sì, certo, è pura fantasia. Ma chi lo desidera, dopo aver indossato un bel paio di scarponi e lasciandosi alle spalle le poche case dell’abitato di Cintoia, nella campagna di Greve in Chianti, può percorrere la strada sterrata che porta al corso d’acqua del Rio Sezzate.
Immergendosi in questa sorta di “bolla”, a metĂ fra natura e passato.
Si entra nel bosco lungo il percorso segnato dai cartelli del Gruppo San Michele-GEV del Chianti, “Anello dei Castelli – Castello di Sezzate” (1,5 km).
Lungo il quale ci si imbatte in un bellissimo ponte settecentesco. Fatti pochi metri, l’acqua limpida del Rio Sezzate precipita in una cascata, per poi proseguire verso la valle di Cintoia, dove ancora si notano i ruderi di un vecchio mulino.
Tornando indietro (risalendo verso Cintoia) il sentiero si riduce al passaggio di una sola persona; un’importante frana ha portato via una gran quantitĂ di pietre e terra, formando un pericoloso precipizio.Â
Un tratto che avrebbe bisogno di essere ben segnalato, visto il continuo passaggio anche di persone in mountain bike.
Per il resto vale davvero la pena godersi lo spettacolo che la natura riserva in questo angolo nascosto di terra chiantigiana.
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