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venerdì 26 Aprile 2024
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    VIVA-Cittadini per Greve: “SP 33 chiusa, perché i cittadini sono arrabbiati? Le Bolle strada sicura”

    Il gruppo consiliare di opposizione dice la sua sulla contestata sperimentazione della ciclabile di fondovalle: "Si avvii quanto prima la costruzione della ciclopedonale Greve-Greti"

    GREVE IN CHIANTI – Anche il gruppo consiliare VIVA-Cittadini per Greve, dopo Italia Viva (“rispetto al quale, nonostatante l’assonanza del nome, rimarchiamo tutta la nostra differenza” specificano) dice la sua sulla tanto contestata sperimentazione relativa alla chiusura del traffico veicolare sulla SP 33 per adibirla all’utilizzo pedonale e ciclabile.

    “Molti cittadini sono arrabbiati? Non si capisce – iniziano – per quale motivo la chiusura della strada li faccia arrabbiare; la percorrenza da Greti a Passo dei Pecorai, o viceversa, misura km 3,0 via Le Bolle e Km 3,800 via SP 33; significa il 27% in più di tragitto che può essere compensato solamente percorrendolo ad una velocità ben oltre il limite consentito a scapito della sicurezza”.

    “Durante il periodo invernale il tragitto via Le Bolle risulta pericoloso? Gli autobus – riprendono – di linea della Sita sono sempre transitati via Le Bolle, anche quando il percorso a valle era aperto: fosse pericoloso non ne permetterebbero il transito; per agevolare il transito degli autobus e dei mezzi pesanti, anni fa fu rinforzato e migliorato il ponte in curva che si trova quasi a metà del tratto”.

    “Potrebbe parlarsi di pericolosità – rimarcano – qualora fosse ancora attivo il transito degli autotreni da e per il cementificio; nel periodo invernale, citato nell’articolo, il percorso a fondo valle risulta spesso disagevole per la nebbia che, oltre a ridurre la visibilità, rende l’asfalto viscido e veramente pericoloso”.

    Sul fatto che la ciclopedonale sperimentale non sia utilizzata né da pedoni né da ciclisti, VIVA-Cittadini per Greve dissente anche in questo caso da Italia Viva: “Probabilmente gli esponenti di Italia Viva hanno fatto i loro conteggi la notte! Il fine settimana, se è una bella giornata, si incontrano gruppi di persone a passeggio anche con bambini, a piedi o in bicicletta; ciclisti anche di altri comuni, soli o a gruppi, fino a quando le restrizioni sanitarie non lo hanno interdetto”.

    “Concordiamo invece – dicono ancora – sul punto in cui si rileva la mancanza di un progetto divulgato sul fatto di aver adibito a ciclopedonale detta strada. In effetti quel tratto ciclopedonale, senza un collegamento dal capoluogo, risulta di difficile utilizzo obbligando le famiglie a caricare familiari e biciclette in auto per raggiungere l’accesso di Greti. Inoltre, considerando che quella strada fu costruita soprattutto per agevolare il transito degli autotreni da e per il cementificio di Testi, con detta chiusura sembrerebbe si voglia mettere una pietra tombale sull’attività del cementificio”.

    Il Gruppo consiliare VIVA – Cittadini per Greve chiede quindi “che si avvii quanto prima la costruzione della pista ciclopedonale Greve-Greti utilizzando il progetto già esistente o, eventualmente, su altro progetto”.

    “Nel frattempo – suggeriscono – considerato il ridotto utilizzo di pedoni della SP 33 nei giorni feriali, si chiede di mantenere l’utilizzo ciclopedonale nei giorni festivi ed il sabato e di aprirla al transito veicolare nei giorni lavorativi. Suggeriamo inoltre all’amministrazione di far provvedere, da chi ha competenza su detta strada, ad una periodica pulizia del manto stradale: in questi giorni è letteralmente coperto di foglie cadute, ghiande e rami spezzati e ciò rende il percorso molto suggestivo e romantico per i pedoni ma pericoloso per i ciclisti”.

    “Riteniamo doveroso inoltre segnalare un elemento di criticità su un’altra strada – concludono – esattamente la SP 119 del Palagione; a causa dei lavori sul ponte in pietra al km 3,200 il transito da Strada a San Polo è interrotto: ciò è inevitabile. Quello che è criticabile è come è stata segnalata, sui cartelli appositamente dislocati sulle strade, da chi è responsabile: i cartelli, ovunque, invitano a transitare per Grassina per raggiungere San Polo senza considerare né segnalare la strada di Castelruggero, agibile per il traffico leggero che è la grande maggioranza. Invitiamo quindi l’qmministrazione a far pressione su chi è responsabile della questione affinché provveda all’adeguamento di detti cartelli di avviso ed indicazione”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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