IMPRUNETA – Le celebrazioni del 25 aprile nel comune di Impruneta si sono aperte, come da tradizione, sulle note del Silenzio, a Tavarnuzze.
Alla cerimonia ufficiale hanno partecipato il sindaco Riccardo Lazzerini, la vicesindaca Laura Cioni, i membri della giunta e i rappresentanti del consiglio comunale, accompagnati dal Gonfalone del Comune.
Tra i presenti anche Pietro Giannelli, presidente della Pubblica Assistenza di Tavarnuzze, con numerosi volontari dell’associazione, e don André Jacques, che ha condiviso un messaggio spirituale di pace.
I rappresentanti dell’ANPI Impruneta hanno letto una dichiarazione in ricordo della Resistenza, e una corona di alloro è stata deposta al monumento dedicato ai caduti.
Il corteo si è poi spostato nel centro storico di Impruneta, animato dalla Filarmonica “Giuseppe Verdi”, attraversando le strade del capoluogo.
Altre corone sono state deposte presso la targa dedicata a don Giovanni Minzoni, martire della libertà, e infine al Parco della Rimembranza, in memoria dei deportati nei lager nazisti.
Nel suo intervento, il sindaco Lazzerini ha ringraziato tutte le realtà presenti e in particolare la casa del popolo di Impruneta, “per l’importante ruolo svolto nell’organizzazione e nel mantenimento vivo del valore della memoria storica nella comunità”.
“Ricordare la Liberazione, anche con ostinazione, è un atto politico e civile fondamentale – ha dichiarato il sindaco – In questo 80esimo anniversario, le celebrazioni proseguiranno fino al 3 giugno e coinvolgono anche l’Istituto “Primo Levi”, che ringrazio insieme alla dirigente scolastica Teresa Iuliano e a Massimo Mattioli dell’associazione Vieniteloracconto per il loro impegno nella trasmissione della memoria”.
Il sindaco ha poi voluto rispondere alla richiesta di “sobrietà” in riferimento alle iniziative del 25 aprile.
“Chi lo fa – ha detto Lazzerini – forse, non ha mai vissuto una manifestazione del 25 aprile. Questa è l’occasione giusta per ricordare anche Papa Francesco, che si è sempre speso per la pace e la libertà”.
“Ha denunciato il genocidio in Palestina – ha ripreso il sindaco – e criticato l’atteggiamento aggressivo della NATO. Non è con il riarmo che si costruisce l’Europa, ma con l’impegno per i diritti civili e sociali”.
Alle sue parole si sono unite anche le voci dell’ANPI, che ha ribadito la condanna della situazione in Palestina e invitato la cittadinanza a partecipare alla manifestazione in programma nel pomeriggio.
Il sindaco ha concluso citando Gramsci: “Io odio gli indifferenti, ma amo il 25 Aprile. Viva l’Italia, viva tutti noi”.
La mattinata si è chiusa con la benedizione di don Davide Massi, parroco di Santa Maria all’Impruneta, e con l’emozionante esecuzione di “Bella Ciao” da parte della Filarmonica, tra applausi e commozione.
Ha partecipato all’organizzazione anche la Misericordia di Impruneta.
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