spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
mercoledì 24 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Alessio Casini e la riscossa della terra. L’orgoglio contadino di chi non ha neanche 30 anni

    Dalla Siberia... alle nostre campagne: la grande passione per l'agricoltura lo ha portato ad aprire la sua Azienda Podere Palagi vicino a Pozzolatico. Siamo andati a scoprirla

    IMPRUNETA – “Mi chiamo Alessio Casini, ho 29 anni, sono di origini siberiane. Sono arrivato a Firenze, il 13 febbraio 1998 (sono quindi in Italia da 24 anni). Qui ho frequentato l’istituto professionale di agricoltura e l’ambiente”.

    Inizia così la nostra chiacchierata con Alessio Casini, che nella campagna imprunetina ha giocato la sua grande scommessa.

    Che è quella di una terra, un’agricoltura, che vede protagonisti i giovani. Coloro che raccolgono un testimone di importanza fondamentale, per portarlo verso il futuro.

    “Ho una grandissima passione per l’agricoltura e la natura – racconta Alessio – Facendo tanti altri altri lavori, mai mi sono appassionato come a quello nei campi. Così, nel tempo, seguendo questa mia passione, ho aperto la mia azienda agricola, Podere Palagi, nei pressi di Pozzolatico”.

    “L’azienda – descrive così la sua… creatuta – deriva dall’antico insediamento sul Poggio di Pozzolatico della Famiglia Palagi, risalente al 1790, come risulta descrizione sulla pressa delle olive. L’attuale loggia risale al 1835, come riportato su una trave. Tutto il caseggiato era stato costruito e di proprietĂ  della Famiglia Palagi e comprendeva un frantoio, il grande forno da pane e i tini”.

    “L’azienda agricola che ho aperto a febbraio 2019 – prosegue il racconto – si estende su circa tre ettari. La terra è giunta a me dalla mia bisnonna paterna, Marietta Palagi. Gran parte del terreno è coltivato ad olivi, che producono un eccellente olio extravergine d’oliva. Coltivo anche verdura di stagione e sto lavorando per impiantare un frutteto. Tutte le coltivazioni sono effettuate con metodi biologici”.

    “Il ritorno alla terra – riflette Alessio – partiamo da questo monito. Riscoprire l’orgoglio di fare i contadini. Una figura per troppo tempo messa ai margini, frutto di preconcetti sociali, secondo i quali in agricoltura servivano solo ed esclusivamente le braccia. E niente piĂą”.

    “Relegare la figura del contadino a semplice produttore di cibo – riflette – è troppo riduttivo e collide con la realtĂ . Non si tratta “solo” di produrre cibo ma, al contrario, cercare ogni giorno, col proprio lavoro, di “fare territorio”. Presidiandolo, avendone cura, cercando di raccontare l’agricoltura, le eccellenze che quel territorio è in grado di esprimere, facendosi ambasciatori della propria terra”.

    “Oggi c’è una realtĂ  piĂą dinamica – ci spiega Alessio – e ben vengano contadini che abbiano un percorso di studi, che abbiano una nuova sensibilitĂ . Noi contadini per passione ci siamo approcciati all’agricoltura senza ereditare alcun modello, ma valorizzando le nostre sensibilitĂ , i nostri percorsi di vita. E anche di studio. Parlare di valori è necessario per aiutare te, che non mi conosci, a comprendere il senso delle mie scelte quotidiane, il mio modo di essere, i miei obiettivi”.

    “Io credo nella forza del passato – dice sicuro – in una storia ricca di insegnamenti, raccomandazioni, consigli, esperimenti. Che hanno guidato le mie scelte nell’inseguire e realizzare questo grande sogno. Il fascino del lavoro manuale, la cura scrupolosa di ogni fase di lavoro: è il mio modo di rispettare e tenere vive la tradizioni”.

    “Tradizioni – puntualizza – nelle quali c’è sempre una consapevolezza: che per puntare all’eccellenza occorre fare il miglior uso dell’innovazione e della sperimentazione. Tutt’oggi sperimentometodi e strumenti innovativi, con il solo obiettivo della qualitĂ  del prodotto: del resto porto sulle tavole delle persone il cibo, essenza della vita”.

    “PerchĂ© alla fine – conclude – io raccolgo i frutti della terra. Le loro qualitĂ  dipendono dalla cura, dalla passione che ci metto nel lavorare. E dal modo in cui rispetto la natura”.


    Azienda Agricola Podere Palagi, di Alessio Casini

    (CONTENUTO SPONSORIZZATO)

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...