spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
giovedì 27 Marzo 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    “All’Opera Pia Vanni di Impruneta se ti ammali non si rinnova il contratto”: la denuncia del Nidil Cgil Firenze

    Per due operatrici sanitarie con contratto a somministrazione: "E' in piedi un sistema vergognoso dove l'utilizzo di lavoro flessibile si traduce in lavoro usa e getta"

    IMPRUNETA – “Sull’uso della somministrazione è in piedi un sistema vergognoso che coinvolge anche nella provincia di Firenze un numero importante di operatrici sanitarie e infermiere, prevalentemente donne e molte straniere”.

    Lo dice Giulia Tagliaferri, segretaria generale Nidil Cgil Firenze:In molti casi si tratta di lavoratrici e lavoratori che operano con questo tipo di contratti per anni anche all’interno dello stesso posto di lavoro con continue proroghe e rinnovi contrattuali, salvo poi essere mandati a casa o non vedersi rinnovato il contratto in caso di malattia o di maternità”.

    “Questo è il caso per esempio di due lavoratrici (operatrici sanitarie) in somministrazione – entra nel dettaglio – che dopo anni di servizio si sono viste lasciare a casa a seguito di una malattia e di un’operazione alla mano”. 

    “Un caso non isolato – riprende – e un fatto molto grave rispetto al quale la Rsa in questione (Opera Pia “Vanni” di Impruneta) risponde che d’altra parte i loro sono contratti a termine, e che loro possono legittimamente interrompere il contratto per poterle sostituire con personale nuovo, e magari, visto che ci siamo, più giovane e prestante”.

    “Spesso chi viene mandato a casa per essersi infortunato o ammalato – puntualizza Tagliaderri – o per il sopraggiungere di una maternità non denuncia per paura, o perché pensa che tutto questo sia normale”.

    Senza contratto rinnovato dopo la malattia? L’Opera Pia “Leopoldo e Giovanni Vanni” risponde alla Cgil

    “Tutto questo invece è disumano – afferma – A maggior ragione in aziende/enti pubblici e privati il cui “core business” è proprio quello dell’assistenza e della cura della persona”.

    “Questo è un sistema vergognoso – ribadisce la segretaria generale Nidil Cgil Firenze – dove l’utilizzo di lavoro flessibile si traduce in lavoro usa e getta sulla base delle mere esigenze dell’azienda utilizzatrice, e dove non si garantiscono nemmeno i diritti fondamentali”.

    “Un processo di responsabilizzazione deve riguardare anche le Agenzie per il lavoro (Apl) – argomenta – settore che ha avuto un incremento di fatturato del 9% all’anno negli ultimi anni per un totale 15 miliardi (dati 2022)”.

    “Infatti – conclude Tagliaferri – mentre le aziende utilizzatrici dovrebbero ricorrere alla somministrazione solo per sopperire a situazioni straordinarie – e non per sostenere i carichi di lavoro ordinari – rispettando la parità di trattamento tra personale interno e somministrato, per le Apl è arrivato il momento di comportarsi come dei datori di lavoro veri e propri e di farsi carico del rispetto delle tutele e delle condizioni di lavoro dei loro dipendenti”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...