IMPRUNETA – Prende la parola, a dieci giorni dal consiglio comunale aperto del 18 luglio scorso, per dare la sua versione di quanto accaduto.
La presidente del consiglio comunale imprunetino, Angela Cappelletti, replica con grande durezza ai consiglieri comunali di Voltiamo Pagina.
“Stigmatizzo fortemente – inizia – il comportamento di due consiglieri di opposizione (Matteo Zoppini e Gabriele Franchi, n.d.r.) che, con il dichiarato scopo di impedirmi la lettura di una nota finalizzata giustificare l’assenza al consiglio comunale dei consiglieri di maggioranza, hanno posto in essere una condotta così veemente e inaccettabilmente irruenta, nei toni e nella mimica, da indurre gli stessi cittadini presenti a sollecitare l’intervento della forza pubblica, in effetti avvenuto”.
“Il comportamento dei consiglieri – rincara Cappelletti – è risultato quantomai censurabile, oltre che per le modalità truci di estrinsecazione, a termini di Statuto e Regolamento”.
“Al riguardo – ricorda Cappelletti – mi preme evidenziare che l’art. 39, comma 12, dello Statuto del Comune di Impruneta prevede che il comportamento dei Consiglieri deve essere improntato al principio di correttezza e di rispetto dell’istituzione che rappresenta, degli altri componenti del Consiglio Comunale e dell’Amministrazione comunale; mentre l’art. 44 comma 2 del Regolamento Comunale recita: i partecipanti dell’assemblea devono mantenere un contegno consono all’assemblea ed adottare un linguaggio corretto, tale da garantire l’esercizio delle funzioni del consiglio, nel rispetto delle leggi, dello statuto e dei regolamenti”.
“Ben venga in democrazia la libera manifestazione del dissenso – aggiunge – purché ciò abbia luogo nel pieno rispetto del diritto altrui di esprimere altrettanto liberamente il proprio pensiero e, come nel caso in questione, di adempiere ad un precipuo compito istituzionale, peraltro, ispirato al disposto di cui all’art. 27, comma 2, del Regolamento comunale che sancisce l’obbligo per i consiglieri assenti di giustificare la propria assenza al consiglio comunale”.
“E’ lecito domandarsi – sono ancora parole di Cappelletti – se cotanta veemenza, riservatami da parte dei consiglieri di opposizione, risulti ossequiosa dei moniti che da ogni contesto sociale provengono affinché anche nell’agone politico si evitino comportamenti che possano essere interpretati come discriminatori o degradanti, promuovendo viceversa, l’adozione di un contegno equilibrato e inclusivo, sì da contrastare concretamente gli stereotipi di genere e promuovere il cambiamento sociale”.
“Così come è naturale chiedersi – rilancia – se la condotta pesantemente aggressiva nei miei confronti, sia stata pretestuosamente volta a creare scompiglio, sì da dare (come unica conseguenza) un’immagine ben poco edificante dello stesso consiglio e delle sue modalità di fare politica”.
“Che auspico si estrinsechi – precisa in conclusione la presidente del consiglio comunale – in futuro, nell’ambito di un serena, franca e rispettosa dialettica tra parti contrapposte, su temi concreti ed obiettivi posti a presidio degli interessi della cittadinanza rappresentata”.
Fanno sentire la loro voce anche il sindaco, Riccardo Lazzerini, e tutto il gruppo consigliare di maggioranza, “nel deplorare fermamente metodi di interlocuzione lontani anni luce dal principio ispiratore della nostra azione politica”.
“Condanniamo – riprendeono – gli attacchi arbitrari subiti dalla presidente Cappelletti.
Preannunciando in conclusione “l’assoluta intransigenza verso comportamenti travalicanti il diritto di critica politica e ingiustificatamente aggressivi verso i rappresentanti delle Istituzioni, prefigurando, altresì ogni opportuna azione a tutela della presidente e dell’immagine del Comune stesso”.
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