IMPRUNETA – "Riteniamo questa convocazione come una tappa importante per la ricucitura politica e territoriale promossa dal sindaco Alessio Calamandrei e dal segretario comunale del Pd Stefano Bellacci (in foto) un invito che ci incuriosisce e sicuramente non declineremo. Siamo in attesa della data per la convocazione dell’incontro".
La mail del 27 ottobre è arrivata a sorpresa nella casella del gruppo consiliare di opposizione, che ormai dava per persa ogni possibilità di sedersi a un tavolo e confrontarsi con l'attuale maggioranza di governo.
Una mail che informava "i consiglieri di minoranza che, essendo ormai vicini al "giro di boa", è intenzione del sindaco e del segretario comunale del Partito democratico iniziare una serie di incontri politico-amministrativi, Una serie di incontri periodici con gli altri partiti nei quali discutere dei temi che al momento saranno sul tavolo e per cercare di trovare con loro una forma di collaborazione istituzionale".
Firmata dal sindaco Calamandrei, nella mail si legge che "il confronto, seppur a volte tardivo, non può che accrescere il valore della politica e del cercare la condivisione per il bene di questo paese".
"Le norme e la contingenza – sottolinea il sindaco – ci portano spesso a dover svolgere un lavoro di "pastoia burocratica" che aggravano il peso del lavoro, e portano via linfa vitale a quella che dovrebbe essere la linea giuda da seguire e perseverare giorno dopo giorno con tenacia e caparbietà. Lo scoramento spesso è dietro l'angolo, e rischia di appiattire ed imbruttire anche quello che, con mille difficoltà, di buono viene fatto".
"La discussione e la successiva sintesi è sempre una buona cosa – conclude – ma come in tutte le buone cose c'è bisogno di compromessi. Il livello di questi credo passi, per ognuno, innanzitutto dal buon vivere con se stessi, e capire fino a che punto si è in grado di accettarli senza mettere in discussione il proprio spirito, la propria anima".
Un'apertura nel suo piccolo "storica" questa del Pd imprunetino, arrivata senza dubbio in seguito alle fibrillazioni intere degli ultimi mesi.
"Noi del Coraggio di Cambiare – dicono dal gruppo opposizione – ci rendiamo disponibili ad un confronto politico istituzionale, per altro più volte evocato in questi due anni e mezzo di mandato. Riteniamo che siano molti gli argomenti sui quali riflettere nell’interesse del paese".
"Non possiamo non dire che si tratti di un invito tempestivo – rimarcano – ma come dice il proverbio, meglio tardi che mai. Rimaniamo dell’idea che, nel rispetto delle posizioni spesso apparse distanti su molti argomenti, il confronto avrebbero portato ad un probabile compromesso: ci riferiamo al piano di edilizia scolastica, piuttosto che alla riorganizzazione della macchina amministrativa".
"Ci sono comunque in ballo questioni importanti – concludono – quali lo sviluppo del paese nel suo complesso, sia da un punto di vista infrastrutturale che economico, così come partite ancora inesplorate legate allo sviluppo e la messa in opera di energie alternative per liberare risorse economiche da investire nel settore educativo e sociale, ma anche situazioni apparentemente più nascoste quali il buon rapporto con e tra le associazioni locali".
di Matteo Pucci
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