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lunedì 25 Settembre 2023
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    Aramini: “Per il sindaco la Fiera è un ammasso di baracche e baracchini dove si rovista tra i cenci…”

    Sulla Fiera di San Luca l'ex assessore, oggi capogruppo (all'opposizione) di Impruneta Futura, ne ha per il sindaco, l'assessora Fabrizi, il consigliere Vitali...

    IMPRUNETA – “La Fiera è un ammasso di baracche e baracchini dove si rovista tra i cenci…”.

    Matteo Aramini, capogruppo di Impruneta Futura in consiglio comunale, inizia così la sua riflessione sulla millenaria Fiera di San Luca.

    A partire da queste che, spiega Aramini, “sono alcune delle parole usate dal sindaco Lazzerini durante il consiglio comunale di ieri, 5 settembre, nel quale si portava all’ordine del giorno la delibera sul Piano del Commercio su Area Pubblica Scheda Fiera di San Luca”.

    “Faccio questa riflessione pubblica – prosegue Aramini – perché lo reputo necessario: non soltanto per me stesso personalmente e per il mio operato da assessore, ma soprattutto per tutti coloro che hanno lavorato con me sul tema in oggetto”.

    “Senza soffermarsi troppo – continua – sulla decisione della maggioranza di riposizionare per dodici anni consecutivi tutti i banchi nella stessa esatta posizione delle ultime venti edizioni della manifestazione, dando così riprova che quanto anche sostenuto nella campagna elettorale fosse non veritiero (“tornare a far vivere le antiche gesta ormai desuete”), il sindaco ed il consigliere Vitali hanno ripetuto più di una volta che l’operazione dell’anno scorso, che ricordo essere stata sperimentale e di chiarimento per tutti i soggetti coinvolti, proprio perché anno zero, sia stata si coraggiosa, ma non rispettosa dei lavoratori e delle famiglie che si occupano appunto, lavorativamente parlando, di commercio su area pubblica”.

    “Forse – prosegue Aramini – prima di intervenire con queste parole, i signori prima citati, avrebbero dovuto o conoscere meglio tutto il percorso, ma capisco sia troppo faticoso o forse magari per qualcuno troppo complesso. Oppure documentarsi per non rischiare di cadere in eventuali interventi diffamatori”.

    “Alcune importanti precisazioni – elenca Aramini – utili al sindaco, al consigliere Vitali ed a tutti: l’anno passato tutte le concessioni del commercio su area pubblica erano state confermate e valutato soltanto lo spostamento in altre aree; la normativa nazionale prevede obbligatoriamente il rinnovo delle concessioni, quindi fosse vero quanto esposto da Lazzerini vorrebbe dire che l’ente tecnicamente avrebbe svolto un’attività illecita, cosa non vera. Se così fosse ci dica Lazzerini quando e dove, e faccia di seguito un esposto su quanto. Purtroppo per lui non è andata così”.

    “Le concessioni – rilancia Aramini – sarebbero state riposizionate comunque tutte, senza nessuna esclusione, mantenendo invece a gestione diversa l’area antistante la nostra meravigliosa Basilica, nella quale si sarebbero alternate tradizioni, eventi serali e non, produzioni enogastronomiche ed artigianali. Area che aveva riscosso successo, tra l’altro anche tra alcuni membri dell’attuale maggioranza. Si sa però che le bandierine al vento si muovono facilmente e con esse le idee ed i pareri”. 

    “Oltre a questo – dice ancora l’ex assessore, oggi all’opposizione in consiglio comunale – avremmo anche mantenuto un decoro estetico. Come successo l’anno passato, ad esempio con gazebo uniformi; e un palco che non avrebbe, a differenza dell’attuale delibera, coperto visivamente il nostro prezioso Loggiato del Pellegrino”.

    “Nessuno quindi – puntualizza – ha mai mancato di rispetto verso una categoria lavorativa. La stessa categoria che ha invece trovato supporto e sostegno in questi cinque anni da parte della precedente amministrazione, si pensi agli anni della pandemia. Sindaco che poi ha avuto il coraggio di sostenere che l’anno passato non fossero presenti i banchi dei dolci, vero elemento fieristico”.

    “Non solo tutto questo non è veritiero – rimarca Aramini – in quanto queste tipologie di banchi erano presenti, ma ci aggiungo che oltre a ciò erano presenti laboratori d’arte e tante altre attività rivolte ai più giovani. Ed anche qui il sindaco ci ha illuminato sul fatto che ai bambini non interessi dipingere con un pennarello o cose del genere. Evito di esprimermi ulteriormente”.

    “Sicuramente tante cose non sono andate – riprende – ma proprio da un’analisi precisa si sarebbe dovuti ripartire, anche perché ripeto che l’obiettivo era azzerare un po’ tutto per tornare realmente a credere nella tradizione della Fiera di San Luca. Seppur non accettabile, posso arrivare a comprendere la leggerezza dell’intervento del consigliere Vitali per la sua evidente inesperienza e poca conoscenza del tema, ma non certo quello del sindaco Lazzerini, politicante ormai navigato”.

    “Un ringraziamento – precisa – anche se solo in parte, all’assessora Fabbrizzi. Che in modo onesto ha riconosciuto quello che di buono sarebbe stato da mantenere e dal quale si doveva ripartire, invece di ricadere indietro di venti anni, considerandola la scelta più semplice. Peccato che anche lei alla fine sia scivolata per il troppo entusiasmo, parlando del Loggiato del Pellegrino e sostenendo che fino ad oggi l’utilizzo dello stesso sia stata discrezionale”.

    “Ricordo all’assessore – evidenzia ancora Aramini – e lo faccio con profonda educazione, che gli orari di apertura sono stati definiti attraverso le indicazioni di una norma regionale sul turismo che ne regola in modo puntuale tempistiche e caratteristiche delle stesse. E’ stato fatto poi un bando pubblico poggiato su un capitolato di importante investimento da parte dell’ente, proprio a dimostrazione del rispetto dei contratti nazionali del lavoro di tutte le categorie comprese nell’attività di gestione, questo a dimostrazione ulteriore delle attenzioni che abbiamo sempre avuto verso il mondo del lavoro. Ci aggiungo che tutto questo sia non solo un principio etico che mi contraddistingue, ma anche un dovere”.

    “Chiudo – conclude Aramini – dicendo che per amministrare un territorio servono idee e soprattutto il coraggio di attuarle o soltanto provarci a farlo. Chi preferisce le strade semplici e si permette addirittura di fare dichiarazioni del genere in consiglio comunale, nascondendo le proprie banali scelte dietro a frasi o tematiche retoriche, dovrebbe farsi un bell’esame di coscienza e portare più rispetto per l’operato svolto da coloro che lo hanno preceduto, operato del quale ancora la giunta Lazzerini ne sta godendo i frutti di ricaduta”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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