IMPRUNETA – Reprime a stento la rabbia il segretario del Partito democratico di Impruneta Stefano Bellacci: la questione del progetto scuola, con il durissimo documento unico dei gruppi di opposizione (CDC, M5S e Obbiettivo Comune) è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
"Non ho parole – esordisce Bellacci, che affida ai social network tutta la sua rabbia – per descrivere quello che penso del vostro comportamento sulla vicenda scuole".
"In realtà le parole le avrei – prosegue – ma il mio ruolo di segretario del Pd di Impruneta mi impone di non usarle. Mi limiterò a riportare la risposta ufficiale del sindaco Alessio Calamandrei, che è stato fin troppo buono, e a dire che è semplicemente inaccettabile che per interesse di parte (chissà poi cosa pensate di ottenere) si possa mentire sapendo di mentire (se poi non lo sapete allora è ancora più preoccupante) pur di impedire a questa amministrazione di realizzare le nuove scuole ad Impruneta".
"Come è inaccettabile – rincara – che si accusi il sindaco, la giunta e il mio partito, ma di fatto dirigenti e tecnici comunali, di chissà quali illeciti e collusioni con il privato".
"Tutti gli atti fin qui adottati sono legittimi oltre che chiari – conclude Bellacci – Se pensate che ci siano illeciti fate denunce non articoli di giornale".
di Redazione
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