In vista delle feste di fine anno Maria Teresa Lombardini, capogruppo in consiglio comunale a Impruneta per il Pdl, torna a rimarcare un tema che le sta particolarmente a cuore: la tutela degli animali dai botti di capodanno.
"Malgrado le mie tante Interpellanze affinché la nostra amministrazione emanasse un'ordinanza onde evitare i botti di fine anno, a tutt’oggi nulla è stato fatto. Inutile confidare nel senso civico di alcuni cittadini, inutile rammentare la mancanza di rispetto nei confronti delle persone anziane o malate, per i nostri amici a quattro zampe i quali terrorizzati perdono la vita a causa dei botti.
Inutile dichiarare che tali assordanti rumori sono letali anche per gli uccellini e animali selvatici, che muoiono letteralmente di paura".
"Ogni anno – ricorda – in Italia cinquemila bestiole domestiche e no, perdono la vita nella notte tra il 31 dicembre ed il primo gennaio. La mia richiesta indirizzata al primo cittadino affinché venissero proibiti i fuochi di fine d’anno, è rimasta inevasa. Ebbe come risposta le solite giustificazioni, valide per tutti i comportamenti antisociali: i ragazzi hanno il diritto di divertirsi, la festa fa aggregazione, si tratta di poche ore, i divieti non servono a niente, basta restare in casa. Anche Bologna, oltre Torino, Milano, Venezia e Bari cercano finalmente di riprendere il controllo del loro territorio proibendo i fuochi d’artificio, riconducendo le loro popolazioni su livelli di civiltà ormai dimenticati, dopo decenni di melassa permissiva post sessantottina".
"Poiché un provvedimento mai emanato da questa amministrazione, seppur sacrosanto, sarebbe risultato impopolare – prosegue Lombardini -attirando l’attenzione della gente sulla assoluta immobilità di questa giunta in tutti i campi, i proprietari dei nostri amici a quattro zampe adottino le dovute cautele durante i botti di fine d’anno, come tenerli in stanze le più insonorizzate, magari accendendo la radio o la tv, abbassare le tapparelle, non lasciarli sul balcone, non legarli, perché nell’agitazione potrebbero strozzarsi e se si nascondono, non forzarli ad uscire".
"Impruneta – conclude – paese baciato da Dio per la bellezza del suo territorio e, tanto tempo fa, per la qualità della vita, non più elogiato dai comuni limitrofi poiché da decenni bistrattato dalle varie amministrazioni comunali succedutesi, perché non anela a diventare il primo Comune del Chianti e dell’Area Metropolitana ad adottare il provvedimento che vieti in senso assoluto e definitivo l’uso di petardi e fuochi d’artificio?".
di Redazione
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