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venerdì 7 Febbraio 2025
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    “D’Io…”: era stata vergata lungo le mura del convento, vista ogni giorno da migliaia di persone

    CERTOSA (FIRENZE-IMPRUNETA) – È stata cancellata grazie al lavoro dei volontari degli Angeli del Bello durato un giorno la scritta "D’io…" alta 4 metri, vergata nella notte di sabato scorso con una vernice gialla sulle mura di cinta della Certosa, edificio monastico costruito a partire dal 1341 al Galluzzo, alle porte della città.

     

    Una decina gli Angeli al lavoro (coadiuvati da un tecnico del colore e un esperto di restauro), aiutati questa mattina anche dall’assessore all’ambiente e al decoro urbano del Comune di Firenze Alessia Bettini e dal presidente della Fondazione Angeli del Bello Giorgio Moretti.

     

    Sul posto anche il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito, il presidente della Commissione Politiche del territorio e ambiente del Quartiere 3 Stefano Rigutini, gli agenti della polizia municipale e i carabinieri del Galluzzo.

     

    “Oggi è un bel giorno perché tutti insieme abbiamo cancellato la scritta – ha detto l’assessore Bettini – che ho scoperto domenica sera e che mi ha provocato un colpo al cuore nel vederla. Se fosse rimasta qui a lungo sarebbe stata una sconfitta per tutti noi”.

     

    “La scritta non c’è più grazie al prezioso operato dei volontari degli Angeli del Bello che vorrei ringraziare vivamente – ha continuato Bettini -. Inoltre vorrei ringraziare per la collaborazione anche il comandante della polizia municipale, che ha elevato una denuncia contro ignoti, i carabinieri del Galluzzo, il presidente del Quartiere e il presidente della Commissione Politiche del territorio e ambiente del Quartiere".

     

    "Ci siamo mobilitati tutti insieme – ha continuato – Le istituzioni non sono sono state silenti, tutt’altro. Sono state molto presenti: abbiamo fatto velocemente il sopralluogo e deciso come operare”.

     

    “La scritta sulle mura di cinta della Certosa è un atto di degrado e inciviltà forte – ha aggiunto Bettini – è un reato e come amministrazione saremo molto attenti perché queste mura sono un patrimonio di tutti e ognuno di noi deve mobilitarsi per evitare atti del genere”.

     

    A tale fine l’assessore Bettini rivolge un appello ai fiorentini e non: “Qui purtroppo non ci sono telecamere di sorveglianza. Se qualcuno vede persone che sfregiano le mura o più in generale il patrimonio della città si fermi, faccia un video, una foto e ce le mandi perché questo è l’unico modo per evitare che succeda di nuovo un simile atto”.

     

    Le operazioni di ripulitura delle mura, concluse all’ora di pranzo, erano iniziate con gli Angeli del Bello che avevano provato a “rimuovere la scritta con solvente e acetone”, come ha raccontato la volontaria Francesca, tecnico del colore.

     

    Che ha aggiunto: “Abbiamo visto subito che la vernice usata non era aggressiva e che non era penetrata a fondo nella pietra, quindi abbiamo provato a toglierla con semplici sgrassatori e acqua. Una volta constatato che veniva via bene abbiamo deciso di intervenire solo con l’acqua”.

     

    Gli Angeli del Bello con addosso la tradizionale pettorina arancione e sotto la t-shirt con la scritta "Innamorati di Firenze" hanno operato "armati" di bruschini, idropulitrice (che è stata fornita loro da Quadrifoglio), un cestello per "sparare" l’acqua in alto (fornito dalla Silfi Spa) e tanto olio di gomito.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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