Primo confronto pubblico per i quattro candidati a sindaco di Impruneta (in questi giorni dovrebbe aggiungersi anche la quinta, Maria Teresa Lombardini): Alessio Calamandrei (Pd), Riccardo Lazzerini (Il Coraggio di Cambiare), Francesco Bianchi (MoVimento 5 Stelle), Piero Vannicelli Casoni (Obbiettivo Comune).
Si sono confrontati sui temi legati al turismo e al territorio, su stimolo della neonata Ati, Associazione Turistica Impruneta, che raccoglie circa il 45% delle strutture del territorio. In una sala della Corale stracolma, è andato in scena il dibattito gestito dal presidente dell'Ati Giacomo Bensi e dalla consigliera Martina Becucci. Domande serrate, tre minuti di tempo per rispondere.
Iniziamo con una valutazione sul comparto turistico a Impruneta.
Bianchi: "Mi occupo di marketing, in particolare di marketing turistico. Nel nostro programma lo sviluppo del turismo è al primo posto, pensiamo che sia il comparto fondamentale per il nostro territorio. Di primo impatto ci è parso che su Impruneta manchi, ad esempio, il settore-benessere, che va per la maggiore dappertutto".
Calamandrei: "Fare squadra per me è un punto fondamentale, un vero e proprio cavallo di battaglia. Fare squadra e fare rete, non soltanto per il turismo. Prima nel comune e poi nell'area circostante: credo che il turismo a Impruneta oggi abbia bisogno di alcune cosefondamentali. Primadi tutto un portale fatto a modo".
Vannicelli Casoni: "Non sono un politico, non ho mai fatto il politico. Mi impegno perché siamo un Comune abbandonato da decenni: vivendo sul territorio vedo la fatica degli imprenditori per pagare i dipendenti, dobbiamo dargli un aiuto abbassando le imposte comunali. Penso a quanto abbia inciso l'Imu sulle strutture turistiche ad esempio".
Lazzerini: "Abbiamo chiesto all'amministrazione comunale l'ammontare della tassa per il 2012 e la sua destinazione. E la mancanza di trasparenza nella risposta, in particolare sugli impegni di spesa, ci ha stupito: nel 2012 sono arrivati 74mila euro, dei quali ci hanno indicato la destinazione di soli 2mila euro. E gli altri? Io prometto che ogni euro sarà visibile, grazie a un tavolo permamente trimestrale che attiveremo da subito".
Tassa di soggiorno: vogliamo essere coinvolti nella decisione della sua destinazione e ridurre le pratiche burocratiche che ci sono dietro. Come vi comporterete?
Calamandrei: "Quello che vi ritrovate a fare per il Comune è ciò che il Comune, vedi ad esempio con l'Imu, si trova a fare per lo Stato. La tassa di soggiorno è partita a luglio 2012 e posso capire le difficoltà nel gestire queste entrate che erano un punto interrogativo. Serve un tavolo con tutte le componenti della società imprunetina per deciderne le priorità: ad esempio la mobilità".
Vannicelli Casoni: "La tassa di soggiorno deve essere destinata alla promozione di Impruneta nel mondo. Il turismo è l'unico settore in grado di rilanciare anche gli altri".
Lazzerini: "Questo è un paese dove semba manchi il sole anche ad agosto. Quando ho lasciato la giunta, nel 2003, sul territorio facevamo una raffica di eventi ed iniziative che portavno fuori migliaia di persone. Oggi è sparito tutto: basta fare eventi? Certo che no. Serve che tutto sia gestito da un tavolo permanente per la destinazione delle risorse".
Bianchi: "Risorse ce ne sono poche e spese male. Per affrontare questo mercato servono idee e progettazione: spesso manca anche la formazione, e si ripropone semplicemente ciò che fa la concorrenza".
Trasporti: chiediamo di lavorare per aumentare corse Cap e Ataf soprattutto nei week end. E vorremmo avere un'opinione sulla circonvallazione di Impruneta.
Vannicelli Casoni: "Su Cap e Ataf il Comune può solo proporre, poi sono aziende che prendono le loro decisioni sulla base dei costi. La circonvallazione? Semplicemente una delle tante cose che non sono state fatte e che così non hanno senso".
Lazzerini: "Con consapevolezza proponiamo che ci sia la valutazione su un bus navetta che faccia il giro del territorio, valutando cosi e benefci con un tavolo apposito. Sulla circonvallazione: sono 5 anni che la Provincia la inserisce nel piano delle opere pubbliche. Il problema non sono come dice l'amministrazione gli espropri, ma la mancanza della sua parte economica e il patto di stabilità".
Bianchi: "Si potrebbe pensare a bandi di concorso per privati, che vadano a implementare la parte pubblica del trasporto. La circonvallazione bisogna cercare in ogni modo di finirla; su Tavarnuzze invece basterebbero alcuni cambi nei sensi di marcia e piccoli accorgimenti per far respirare meglio tutto il paese".
Calamandrei: "Essendo il responsabile al tavolo dei trasporti provinciale per i sei Comuni del Chianti ho ben chiara la questione mobilità. Dico solo che Impruneta è stata compresa tutta nell'ambito urbano, anche il capoluogo: questo vuol dire biglietto unico e non più doppio biglietto.a vorrà dire anche maggiori costi per l'amministrazione comunale".
Natura e turismo: molti turisti veengono da noi perché vicini a Firenze e immersi nella natura. Quando però ci chiedono dove possono andare a fare delle passeggiate ci cadono le braccia. Non c'è niente di organizzato…
Lazzerini: "Siamo oggettivamente all'anno zero. Mi chiedo come fare visto che siamo di fronte a un Comune con un milione e 100mila euro di deficit strutturale. Ma ci sono tante cose da fare con semplicità: penso ad esempio a un collegamento in sicurezza fra piazza Nova e la terza piazza".
Bianchi: "Ci sono percorsi abbandonati, altri ciclabili da creare ex novo. Non servono opere faraoniche in questo caso, ma serve dettare delle priorità e lavorarci".
Calamandrei: "Sul nostro territorio ci sono molti sentieri e strade bianche, percorsi da rivedere insieme alle associazioni. Penso al Gruppo Trekking di Impruneta, ma anche a Wwf e Legambiente. Lavoriamoci con chi dà una mano sul territorio per il territorio. Su tanti percorsi basterebbe poco per attivarli, anche un minimo di segnaletica".
Vannicelli Casoni: "Anche qui serve fare squadra. Ogni azienda può creare dei percorsi: basta farlo insieme al Comune, che poi farà la sua parte su indicazioni e promozione".
Cultura e turismo. A Impruneta manca un museo del cotto, la Fornace Agresti è lì ferma e non ci convince così distante dal paese. Poi ci sono la chiesa, il Museo della Basilica, i chiostri. Tutte risorse da valorizzare… E poi i Loggiati del Pellegrino ancora da chiudere.
Bianchi: "Se ci sono aziende agricole che si fanno pagare dai turisti per potare gli olivi o vendemmiare… si potrebbe pensare a qualcosa del genere anche nelle aziende del cotto per incentivare il rapporto con il turismo. Per quanto riguarda il nostro patrimonio storico e religioso penso che sarebbe molto importante anche un confronto con le guide che agiscono sul territorio. I Loggiati: di sicuro fino ad oggi sono stati un ambiente poco sfruttato per fare promozione a Impruneta".
Calamandrei: "Bisogna ripartire dalla tutela del marchio del cotto di Impruneta, che oggi viene usato da troppi e a sproposito. Il cotto stesso deve ripartire da promozione, sviluppo e innovazione tecnologica. I Loggiati: so che siamo avanti nella progettazione della chiusura".
Lazzerini: "Sui Loggiati siamo alle solite. Il Comune deve mettere un restante 30% oltre ai fondi reperiti e non… li ha! Il cotto: dico solo che è l'ora di finirla con questa storia che si ferma sui confini comunali, con la Calosina a fare da frontiera. L'Impruneta deve averev il coraggio di aprirsi, non di chiudersi, altrimenti non ne usciamo vivi. E mettere in moto le idee: penso alle splendide inizative fatte in passato sul cotto e il design ad esempio".
Vannicelli Casoni: "Sul cotto il Comune non deve fare l'azienda. Sono le aziende che devono indicare su quali prodotti c'è da insistere anche a livello di promozione. E poi va fatto un disciplinare, una programmazione".
Comunicazione e marketing del turismo: come avreste intenzione di lavorare?
Bianchi: "Serve un approccio multicanale, il passaparola è sempre fondamentale ma non basta più. Bisogna incentivarlo nelle nuove forme sul web (Tripadvisor ad esempio). E poi avere contatti diretti con i clienti e, possibilmente, un loro identikit per capire chi sono e cosa vogliono".
Calamandrei: "Sapendo che il web è fondamentale c'è da ripartire con un progetto serio e completo in questo senso, un grande portale sul turismo a Impruneta".
Vannicelli Casoni: "Servono persone competenti e professionalità specifiche".
Lazzerini: "L'amministrazione comunale deve essere garante di uno strumento di promozione di cui nessuno deve impadronirsi. Serve concordare un piano e sovrintenderlo. Ed è quello che a Impruneta non è stato mai fatto".
Chiudiamo con una valutazione sul ruolo della Pro Loco.
Calamandrei: "Credo che nonostante da poco siano stati rifatti consiglio e presidenza, ci sia da riflettere: lo hanno fatto a San Casciano, dove stanno ripartendo dopo aver azzerato tutto. Nel 2012 il Comune ha dato alla Pro Loco 47mila euro, penso che potevamo aspettarci qualcosa in più… . Insomma, la dico ancora più chiara: penso che sia completamente da rivedere".
Vannicelli Casoni: "All'interno della Pro Loco ci sono delle professionalità, ma è indubbio che serve utilizzare meglio i fondi".
Lazzerini: "Il problema è che qui siamo di fronte ad un'associazione che ha… cannibalizzato tutte le altre. E questo non deve più accadere".
Bianchi: "Deve essere ripensato il suo ruolo in una versione più commerciale".
di Matteo Pucci
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