La notizia era nell'aria da tempo, ma adesso c'è l'ufficializzazione: Maria Teresa Lombardini si candida a sindaco di Impruneta per Fratelli d'Italia, e andrà a competere con gli altri quattro già ufficiali da tempo.
Ovvero Alessio Calamandrei (Pd), Riccardo Lazzerini (Il Coraggio di Cambiare), Francesco Bianchi (MoVimento 5 Stelle), Piero Vannicelli Casoni (Obbiettivo Comune). Una corsa a cinque quindi, che il 26 e 27 maggio animerà le elezioni amministrative del comune imprunetino.
Pare che fino all'ultimo la lista civica Obbiettivo Comune abbia cercato di portare con sé Lombardini, consigliere comunale del Pdl da dieci anni e molto attiva sul territorio: niente da fare, lei ha deciso di correre da sola. E le motivazioni le esprime in una lettera aperta inviata in esclusiva al Gazzettino. Una sorta di "manifesto politico".
"Io credo che ogni persona sia responsabile, in bene e in male,delle scelte ed azioni – scrive Lombardini – altri pensano che le colpe siano sempre “della Società”. Io sono convinta che drogarsi non sia un diritto, ma una abiezione mentale da combattere per preservare la dignità dell’Uomo. Per me ogni bambino che nasce deve aver diritto ad una mamma femmina ed a un papà maschio, altri preparano una Società “diversa” e pretendono che sia considerato un diritto naturale".
"Io so – continua – che chi viene ospite a casa mia chiede permesso, si informa sulle regole di comportamento, si adegua; altri pensano che la cittadinanza vada regalata anche a chi manda in giro le donne infagottate e le picchia se queste si tolgono il velo. Io amo l’Italia, la sua storia – tutta intera – e le sue tradizioni, altri imparano l’Inno quando gioca la Nazionale e si vergognano quando la esibiscono i nostri soldati".
"Io ho tifato per Falcone e Borsellino quando erano vivi – prosegue – altri facevano le trattative con la mafia ed hanno cancellato il carcere duro. Io sto dalla parte di chi si rimbocca le maniche ogni mattina, mettendo in gioco le proprie capacità; altri prendono ordini dai sindacati e per ogni male conoscono una sola cura: le tasse".
"Io – scrive ancora – penso che l’esaltazione di queste differenze sia il sale del senso civico e del confronto politico. E non c’è motivo o interesse economico e finanziario, trasparente o nascosto sotto il grembiule, che possa venire prima. Io sono quella che tiene vivo il ricordo delle decine di migliaia di innocenti torturati e uccisi, gettati vivi nelle cavità carsiche del confine orientale ed orgogliosa dei sacrifici dei propri fratelli italiani ho partecipato ad ogni manifestazione in loro memoria, altri al contrario inneggiano ai vessilli degli assassini".
"Io – tiene ad evidenziare – mi impegno nella cosa pubblica per difendere ed affermare le nostre idee e non voglio confondermi con chi è disposto a cancellare ogni diversità pur di occupare un posto prestigioso. A proposito, a chi sfoggia tronfio un risibile “Italy first”, io rispondo semplicemente “l’Italia anzitutto”; sembra poco, ma essendo i pronipoti di Giulio Cesare e di Dante, di Leonardo e Michelangelo, di Meucci, Volta e Marconi, di D’Annunzio e Pirandello, Verdi e Puccini, mi pare che provinciali siano quelli che cercano riconoscimenti stranieri".
Poi ripercorre la sua attività politica: "Io sono quella che nei dieci anni del mio mandato a consigliere comunale ha presieduto sia a tutte le commissioni che ai consigli comunali. Con oltre 1.400 tra interrogazioni, interpellanze, mozioni ho portato a conoscenza della maggioranza e discusso i tanti gravi e importanti problemi dei quali il mio comune è afflitto da ormai troppi decenni ed alcuni sono stati risolti. Piccole, quotidiane situazioni che hanno avuto tuttavia alcune soluzioni".
"Sono sempre stata disponibile – spiega – ad ascoltare tutte le problematiche consuete che i miei concittadini sono obbligati a sopportare. Mi sono sentita orgogliosa della loro fiducia e per questo approfitto per ringraziarli di vero cuore".
"L’onore ricevuto dal partito Fratelli d'Italia – conclude Lombardini – e la fede riposta nella mia persona relativamente alla mia candidatura per la carica di sindaco, mi auguro abbia il vostro consenso, così che possa proseguire a tutelare, per il meglio, il nostro amato comune e tentare di risolvere per tutti noi le piccole ma grandi cose quotidiane, nell’attesa di tempi migliori".
di Matteo Pucci
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