Una cena di beneficenza, organizzata in soli tre giorni dall'Ente Festa dell'Uva ha permesso di raccogliere 3.500 euro da destinare ad una famiglia imprunetina colpita da una grave malattia.
Era sabato 27 ottobre quando più di 200 persone, arrivate da tutti i rioni e da tutte le parti del comune, si sono sedute a tavola al cantiere del Pallò a Nizzano (unico disponibile per l'occasione), sfidando un tempo sfavorevole e mettendo da parte per una sera, gli sfottò e le rivendicazioni post Festa dell'Uva. Un risultato incredibile se si pensa che Luca Gasparri, presidente dell'Ente, e altri rionali hanno messo in piedi l'iniziativa in così poco tempo.
“Era mercoledì quando le maestre della scuola elementare (frequentata dalla figlia dell’imprunetino in questione) ci hanno segnalato il problema – spiega Gasparri – Ci siamo messi in moto in fretta visto che il fine settimana successivo sarebbe stato l'unico disponibile, perché poi questa famiglia sarebbe partita per l'operazione di trapianto di fegato del babbo”.
Non si è perso tempo, subito è iniziato il passaparola tra rioni e il tam tam mediatico sui social network: “Abbiamo sparso la voce il più possibile ed è stato bello vedere tante persone che anche se non sono potute venire a cena, hanno comunque contribuito in seguito”, prosegue il presidente del rione del Pallò e dell'Ente Festa dell'Uva.
“È stata una bella iniziativa – conclude – i quattro rioni l'hanno trainata ma tutta Impruneta le è andata dietro, avrei firmato per una cifra di molto inferiore a quella incassata, quindi mi sento di ringraziare tutti gli imprunetini per la grande generosità”.
Un ringraziamento speciale anche alle cuoche, resesi disponibili fin da subito a mettere a tavola quanta più gente possibile. I primi 3.000 euro sono già stati consegnati alla famiglia: il resto verrà dato in seguito, quando le donazioni si saranno concluse. Già, perché chiunque voglia unirsi alla solidarietà di tanti imprunetini per il loro concittadino in difficoltà, può ancora lasciare una donazione presso l'edicola di piazza Buondelmonti.
di Andrea Alfani
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