POZZOLATICO (IMPRUNETA) – È una preoccupazione del tutto lecita quella di una mamma il cui figlio ha frequentato l’Istituto Agrario di Pozzolatico: “Non sappiamo se la scuola chiuderà e cosa ne sarà dei nostri ragazzi”.
Questi i fatti. Il Liceo dei Colli, o Villaggio Educante, come loro amano definirlo, è situato nell’ex Don Gnocchi di Pozzolatico e riunisce diverse realtà: la Scuola Waldorf di Firenze (presente con asilo, elementari e medie), l’Istituto Dante Alighieri, e gli Istituti Agrario e Socio-Pedagogico.
“A gennaio- ci racconta questa madre preoccupata, che ha chiesto di mantenere il riserbo sul nome – durante una riunione, ci comunicano che la scuola Staineriana (l’istituto Waldorf, n.d.r.) aveva dei problemi economici, ma che non avrebbero toccato i nostri figli dell’agrario e dell’artistico.
“A maggio, durante una riunione con i genitori – prosegue – in maniera fumosa, ci è stata presentata la possibilità di un cambio di sede per il prossimo anno, per poi dirci che… “cambieremo sede se continueremo". La riunione si concluse informandoci che a inizio giugno ci avrebbero fatto sapere”.
Da quel giorno, nessuno ha avuto più notizie: “Nessuno risponde, viviamo (noi e soprattutto i nostri figli) nell'incertezza: ci hanno detto di chiamare dopo il 7 luglio, ma ormai non nutriamo più speranze".
E così ha fatto…anche se un po' in anticipo: “Sono stata in segreteria, dove c’erano tutti i documenti già pronti per iscrivere mio figlio altrove – ci racconta – Nessuno ci ha chiamato, nessuno ci ha informato, ma i documenti per "liberarsi" dei ragazzi erano pronti”.
“L’Agrario di Pozzolatico non esiste più – afferma – questo secondo me è ormai un dato di fatto”.
E gli insegnanti in tutto questo? “Anche loro, esattamente come noi, non sapevano niente, se non la scadenza del contratto di lavoro a fine giugno. A nome di tutti gli altri genitori, voglio esprimere tutta la nostra solidarietà e stima verso di loro, che sono in altrettanta difficoltà, e che hanno svolto un meraviglioso lavoro con i ragazzi. E' un peccato che persone così in gamba non possano continuare degnamente il loro lavoro”.
“Voglio far presente – dice decisa – anche se pacatamente, tutta la mia rabbia per la mancanza di rispetto che la dirigenza ha avuto nei confronti delle famiglie, in primis verso i ragazzi”.
Per poi concludere: “Può una scuola sparire nel nulla senza dare spiegazione alle famiglie e ai ragazzi in tempi ragionevoli? Può una struttura come l’ex Don Gnocchi vedere una parziale ristrutturazione per poi ricadere nell’oblio alla faccia dei soldi spesi, dei soldi sprecati?”.
di Costanza Masini
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