TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Il Collettivo Giovani Impruneta "sbarca" a Tavarnuzze. E lo fa occupandosi di una questione che da anni ormai non riesce a trovare pace. Stiamo parlando di via Barducci.
"Toccando con mano la realtà tavarnuzzina – spiega il Collettivo – ci siamo resi conto che molte problematiche di Impruneta sono presenti anche qui, e una di esse è il degrado. E’ in via Barducci che ci siamo imbattuti in una situazione di abbandono e incuria, un degrado totale che abbiamo deciso di documentare".
"Iniziando a percorrere la via – descrivono – ci si trova sin da subito davanti ad un manto stradale dissestato, con buche a ripetizione, e in condizioni ancora peggiori sono i marciapiedi, rovinati, pieni di ciottoli, a tratti impercorribili; il culmine di tale squallore si raggiunge alla fine della via, nel parcheggio improvvisato, immerso in un verde incontrollabile, una giungla selvaggia a pochi metri sia dalla scuola “Primo Levi” che dalle abitazioni".
"A preoccupare – rilanciano – non è solo la terribile immagine estetica, ma anche e soprattutto il fatto che un tale dissesto è molto pericoloso per chi cammina e si muove in quel tratto. Uno spettacolo così indecente non si trova in una lontana periferia, ma nel pieno centro della frazione più popolosa del nostro comune".
La definiscono "una via dimenticata da Dio. O meglio, dall’amministrazione comunale, che a parole fa di Tavarnuzze il proprio fiore all’occhiello mentre nella realtà è ben lontana dai suoi problemi più semplici e quotidiani".
"Siamo consapevoli che non sia facile amministrare un territorio – ammettono – e che sia forse impossibile coprire tutte le falle, ma nel nostro comune mantenere gli spazi pubblici nel degrado sembra essere una politica precisa, visti i tantissimi casi sparsi tra il capoluogo e le frazioni".
"Che senso ha – concludono – lanciarsi in progetti megalomani, se poi non si è in grado nemmeno di tenere in stato decoroso strade, piazze e marciapiedi? Chiediamo al più presto un intervento in via Barducci, in rispetto di chi vi abita e in rispetto del decoro che merita Tavarnuzze".
di Redazione
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