Avrà perso le elezioni, ma sul podio delle preferenze dei candidati al consiglio comunale la lista Il Coraggio di Cambiare piazza la medaglia d'oro e quella di bronzo.
Nel nuovo consiglio comunale infatti, a entrare come più votata nelle cinque liste che sostenevano i candidati sindaco è Francesca Socci (in foto sopra con Riccardo Lazzerini), Il Coraggio di Cambiare, l'unica a superare quota 200 e a collocarsi saldamente al primo posto con ben 203 voti.
"Grazie a chi ci ha sostenuto – ha scritto oggi sul suo profilo Facebook – a chi ci ha scelto, a chi aveva voglia di cambiare. Non è andata ma ci saremo. E grazie davvero per l'attestato di fiducia che tutte queste preferenze mi affidano. In minoranza ma ci saremo".
Secondo è Paolo Magnelli, tavarnuzzino, il consigliere comunale più votato del Partito democratico con le sue 178 preferenze. Al terzo posto un altro del "team Lazzerini", ovvero Sandro Bressi, che entra in consiglio comunale con 142 preferenze.
Poi, oltre ai candidati sindaco Alessio Calamandrei (Pd, vincitore), Riccardo Lazzerini, Francesco Bianchi (M5S) e Piero Vannicelli Casoni (Obbiettivo Comune), gli altri a entrare in consiglio comunale sono tutti del Pd: Lilian Kraft (139 preferenze), Lucilla Lepri (112), Deborah Pelli (105), Alessandro Marilli (102), Simone Bartoli (90), Gabriele Forconi (86), Ester Pino (76), Caterina Guidi (73), Milo Messeri (70), Giulio Scarti (69).
In totale undici del Partito democratico (più il sindaco), tre di Il Coraggio di Cambiare, uno ciascuno per M5S e Obbiettivo Comune: sei donne e undici uomini. Frutto anche della novità della doppia preferenza di genere. Da ricordare anche che con la nuova legge il consiglio comunale è stato ridotto da venti a sedici consiglieri (più il primo cittadino).
Una composizione che, nonostante sia già stata fatta anche la proclamazione degli eletti, non è andata giù a qualcuno: in particolare a Il Coragggio di Cambiare, che leggi alla mano sostiene di avere diritto a quattro consiglieri che riporterebbero a dieci quelli del Pd (discussione in corso, nei prossimi giorni ve ne daremo conto).
Da segnalare infine la performance (che era comunque attesa visto il suo forte legame con l'Impruneta) del candidato consigliere di Obbiettivo Comune Roberto Viti, rimasto fuori dal consiglio comunale nonostante abbia raccolto ben 128 preferenze.
di Matteo Pucci
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