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venerdì 19 Aprile 2024
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    Il Coraggio di Cambiare: “Ma quale partecipazione… qui si vuole vendere per far cassa”

    IMPRUNETA – Iniziano ad arrivare le prime reazioni politiche dopo l'infuocato consiglio comunale aperto sul tema-scuole di lunedì 5 maggio (clicca qui per leggere l'articolo).

     

    "Le famiglie – dicono quelli de Il Coraggio di Cambiare – si sono dichiarate nettamente contrarie all’ipotesi messa in campo dalla giunta. Riteniamo che in un momento veramente partecipativo, dove tutti si sono potuti finalmente esprimere, l’amministrazione ha disatteso quello che andava dicendo in campagna elettorale, ovvero che governerà con la partecipazione della popolazione".

     

    "Ferma è stata la posizione del sindaco – proseguono – di non arretrare di un passo rispetto alle decisioni prese:  vendere la materna di via Roma e  trasferire le medie di Impruneta a Tavarnuzze. Altrettanto ferma è stata la risposta della platea, un no secco e determinato a tale ipotesi. Ora qualsiasi decisione presa sarà contro la popolazione imprunetina, inascoltata  e accusata di campanilismo". 

     

    "Noi del Coraggio di Cambiare – spiegano – riteniamo che il progetto scuola del sindaco nasconda il tentativo di vendere dei beni pubblici, ovvero i plessi scolastici, Alice Sturiale, San Gersolè, Nido Bagnolo, materna via Roma, per fare cassa allo scopo di ripagare i debiti accumulati dalla gestione Beneforti dando il contentino populista della materna nuova alla terza piazza e il trasferimento definitivo delle medie a Tavarnuzze, procedendo così in netta continuità con l’operato della precedente amministrazione". 

     

    "Riteniamo – proseguono – che oramai non vi siano né i tempi né il consenso della popolazione per attuare il piano di “emergenza” messo tardivamente in atto e con nessuna garanzia che le medie ritornino nel capoluogo. Pertanto chiediamo ufficialmente se non è forse il caso di fermare tutto e avviare un vero processo decisionale partecipato con tutta la popolazione, partendo dalle domande che sono state poste in sede di Consiglio comunale aperto".

     

    "Perché – chiedono – l’intervento alla Paolieri non si può fare frazionato come prevedeva il documento del Provveditorato alla Opere Pubbliche? Perché non acquistare il Campino del Prete e fare subito le medie? Perché non sfruttare il finanziamento di via Roma e parte del contributo Terna per ristrutturare la materna in modo definitivo?".

     

    "Il nostro Piano Scuola – rilanciano – alternativo a quello dell’amministrazione, prevede subito l’acquisto del terreno e l’avvio del progetto "Medie Impruneta" oltre alla ristrutturazione della materna di via Roma".

     

    "Infine – tengono a precisare – riteniamo opportuno evidenziare che la conduzione del consiglio non è stata all’altezza, prevaricando anche i diritti riconosciuti per legge ai consiglieri per l’espletamento del loro mandato. A tal proposito riteniamo l’accaduto politicamente rilevante in senso negativo. Il fatto che il consigliere dell’opposizione Sandro Bressi non è stato messo in condizione dal presidente del consiglio di poter partecipare alla discussione per esprimere il proprio punto di vista".

     

    "Disattendendo le regole istituzionali – concludono – tanto invocate quando il pubblico mormorava il suo disappunto, ma non prese in considerazione quando legittimamente un consigliere era già iscritto a parlare, violando così specifiche disposizioni legislative. Anche per questo comportamento stiamo valutando le azioni da avviare nelle sedi competenti diverse dal Comune". 

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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