Perché andare in crisi pochi giorni prima del fatidico sì? Scelta della location, abiti nuziali, fiorista, fotografo, catering, musica, lista degli invitati: una inevitabile sovrapposizione di ansie e preoccupazioni che non di rado manda in tilt la coppia ad un passo dallo scambio degli anelli.
La soluzione è il wedding planner: quella figura professionale che, presa in prestito dagli Stati Uniti, approda nel Chianti come percorso formativo gratuito rivolto ai disoccupati di tutte le età. Un'occasione per acquisire competenze nel mondo dell'organizzazione di eventi e matrimoni nel turismo rurale e uno degli strumenti di cui Chiantiform e i Comuni del Chianti si avvalgono per combattere la crisi e il fenomeno della disoccupazione, salito al 9 per cento nei territori del Chianti fiorentino.
Sulla scorta anche del successo di fortunate trasmissioni televisive ("Non ditelo alla sposa" su La7D, "Wedding Planner" con Enzo Miccio su Real Time) questa figura è diventata sempre più presente anche nella nostra vita quotidiana.
Condotto da esperti "direttori artistici" di cerimonie nuziali, il corso si propone di formare gli iscritti in tutti gli aspetti che costituiscono l'organizzazione dell'evento. Sono ottanta le ore messe a disposizione degli aspiranti wedding planner ai quali è offerta la possibilità di apprendere lo studio e la progettazione della cerimonia, l'elaborazione dei preventivi, il monitoraggio dei costi, gli elementi di contabilità, i principi amministrativi, la gestione delle pratiche connesse alla cerimonia.
“Si tratta di un'esperienza – dichiara Franco Agnoletti, presidente di Chiantiform – che può facilmente tradursi in un'opportunità di lavoro, considerata anche la richiesta crescente di coppie italiane e straniere che scelgono le colline del Chianti come location ideale per vivere il loro giorno perfetto; in un momento di particolare difficoltà per il nostro territorio colpito trasversalmente dalla crisi nei settori economici più rilevanti tra cui l'agrituristico, il manifatturiero, il commerciale e quello edilizio, l'impiego nell'organizzazione di eventi e matrimoni può offrire una risposta occupazionale a giovani e adulti in cerca di lavoro, e favorire una ripresa economica del territorio”.
"Gli obiettivi di questo percorso – sono le parole del sindaco di San Casciano, come capofila del progetto – coincidono con quelli che da anni portiamo avanti in stretta collaborazione con Chiantiform e i suoi partner e grazie alla Provincia di Firenze, come l'opportunità di inserirsi o reintegrarsi nel mondo del lavoro attraverso un'attività di formazione di qualità che risponda e anticipi le necessità e le tendenze della società; un'operazione che in questo caso va di pari passo con la valorizzazione degli investimenti culturali realizzati nel territorio".
"Tra gli altri – sottolinea – mi preme segnalare la Torre del Chianti, un vecchio deposito dell'acqua alto oltre trenta metri trasformato in uno spazio culturale di grande effetto; un'emozione in più che San Casciano regala ai futuri sposi di tutta Italia da condividere ad alta quota”.
Oltre all'antico piezometro sono tante le location che permettono al Chianti di candidarsi a cornice ideale per lo scambio degli anelli. Sono in sensibile aumento le richieste per il cinquecentesco Palazzo Malaspina, nel borgo medievale di San Donato in Poggio, dopo il recente intervento di restauro attuato dal Comune di Tavarnelle e dalla Regione Toscana. E viene letteralmente presa d'assalto la Cappella di San Michele Arcangelo a Semifonte nel Comune di Barberino Val d'Elsa, un vero e proprio gioiello del sedicesimo secolo detto anche "Duomo della Valdelsa".
Il corso di wedding planner nel turismo rurale è un 'iniziativa del Centro di Formazione Territoriale, finanziato dalla Provincia, e si inserisce nel quadro dell'offerta formativa del biennio 2012-2013. L'organizzazione è a cura di Chiantiform, l'agenzia formativa costituita dai Comuni del Chianti e ChantiBanca, in collaborazione con alcune agenzie formative toscane tra cui Coop 21. La partenza del corso è prevista il 21 gennaio presso la sede di Chiantiform in via della Libertà 57 a San Casciano. Info: www.chiantiform.it.
di Redazione
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