IMPRUNETA – La Corte dei Conti "bacchetta" il Comune per alcune voci di disavanzo nel bilancio e il consigliere Sandro Bressi (Coraggio di Cambiare) parte all'attacco: "La Corte dei Conti ce l'ha con il sindaco di Impruneta oppure, come penso, c'è bisogno di un programma realistico per uscire dalla situazione di affanno finanziario ed economico che emerge di nuovo?".
"Occorre conoscere con urgenza le ragioni che hanno determinato la formulazione della deliberazione della Corte dei Conti e quali saranno le misure correttive e l'impatto sul bilancio e sulla sostenibilità degli investimenti: sparirà o si ridimensionerà l'avanzo di amministrazione sul quale si puntava per finanziare le scuole?", chiede Bressi.
Continua il consigliere: "Dalla documentazione trasmessa anche alla Corte dei Conti, il problema segnalato dai giudici sarebbe stato causato dal sistema informatico che, per la seconda volta, sembra essere diventato il capro espiatorio della gestione finanziaria".
Nel bel mezzo della discussione sulla scomparsa dal bilancio di alcune voci di spesa, in gran parte relative al sociale, che – ci assicura il sindaco – ricompariranno a fine anno, la pronuncia della Corte dei Conti rischia di scompigliare le carte di questo che già appariva il gioco delle tre carte", osserva Bressi che spiega: "La Corte infatti boccia il riaccertamento straordinario dei residui per “gravi irregolarità” (parole testuali della Corte) proprio nella determinazione del cosiddetto avanzo di amministrazione, pilastro dell’intera strategia del Sindaco per il finanziamento delle opere pubbliche".
"Nella mia interpretazione significa che tramite il disavanzo tecnico si sono trasferiti gli oneri passati ai nostri figli come “extradeficit” da finanziare in 30 anni – continua il consigliere di Il Coraggio di Cambiare – Il bilancio del nostro Comune presenta da diversi anni disavanzi economici crescenti, residui attivi vetusti (crediti difficilmente esigibili), l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione per coprire le spese correnti e da un rifrullo continuo di fondi vincolati e/o per investimenti".
Conclude il consigliere: "Si tratta già della terza determinazione che viene emessa in breve tempo e io reclamo quindi ancora una volta un programma realistico di come uscire dalla situazione di affanno (squilibrio) finanziario ed economico che emerge di nuovo".
di Redazione
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