IMPRUNETA – "Gli ultimi giorni ad Impruneta sono stati scossi dallo scontro tra alcuni abitanti di piazza Nova ed il gruppo di giovani ragazzi che proprio lì si ritrova e si riunisce. Le conseguenze dello scontro verbale sono state la forte indignazione dei residenti e, da parte di alcuni ragazzi, scritte di cattivo gusto sull’asfalto".
Inizia così la riflessione del Collettivo Giovani Imprunetini; "Ci sentiamo innanzitutto in dovere – dicono – di condannare atti vandalici, offese e comportamenti scorretti, convinti che la maleducazione e la mancanza di rispetto e senso civico siano ingiustificabili e necessari di condanna quantomeno da parte dei genitori, primi e più forti educatori dei ragazzi".
Poi però mettono in chiaro alcuni punti su quel che sta accadendo a margine su facebook, criticando pesantemennte anche il sindaco Alessio Calamandrei.
"La caccia alle streghe che però si è scatenata sui social network – continuano – è a nostro parere sbagliata e miope, visto che tende a fare di tutto l’erba un fascio, e non consente di osservare il problema dal giusto punto di vista".
"Pur, come detto, ritenendo inaccettabili certi comportamenti di alcuni ragazzi – precisano – se si prova a vestire i loro panni ci si accorge tristemente che l’Impruneta è un paese morto, un comune che non offre ai più giovani né spazi né luoghi di aggregazione, che non lancia iniziative né progetta per essi attrattive".
"I parchi pubblici – spiegno – o sono ambienti che mettono a rischio l’incolumità di chi li frequenta, vedi la Barazzina, o sono adibiti a bambini piccoli (fino ad una anno circa, con scivoli e altalene), o sono tenuti in stato di abbandono e degrado, vedi la “terza piazza”, la quale tra l’altro è destinata a sparire per far posto al nuovo “campus scolastico”".
Ed ecco le critiche a chi governa: "Di fronte a tale situazione un’amministrazione rispettabile avrebbe il dovere di assumersi le proprie responsabilità e di provare a cambiare l’offerta di Impruneta per i ragazzi (al comportamento dovrebbero pensarci i genitori). Invece, qual è la risposta del primo cittadino? Un post su Facebook nel quale Calamandrei aizza le folle invocando “nocchini” per gli scapestrati del paese, definiti con grande finezza e compostezza “bimbi minchia”".
"Piuttosto che vestirsi da capo popolo – rilanciano – solo per accaparrarsi il favore dei giustamente disarmati residenti di piazza Nova, il sindaco dovrebbe avere il coraggio di ammettere il fallimento delle politiche giovanili della sua amministrazione, e di rimboccarsi le maniche per attuare al più presto un’inversione di tendenza. E dovrebbe sicuramente moderare i toni, usando termini più consoni al suo ruolo. I “nocchini”, per favore, lasciamoli da parte".
"O, se proprio vogliamo usarli – concludono – facciamolo invece contro chi distrugge le scuole del paese, lascia nell’incuria i luoghi di memoria, non ascolta i cittadini, contro chi contribuisce ad affossare inesorabilmente l’Impruneta".
di Redazione
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