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giovedì 25 Aprile 2024
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    Mamma (anziana) e figlia (disabile) fuori di casa: è occupata dalla ex badante

    Il caso sta turbando Tavarnuzze. La denuncia del CDC. Il sindaco: "Ce ne stiamo occupando. Legge assurda"

    TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Della vicenda si è iniziato a parlare sui social network. Poi però, a forza di conferme, si è iniziato a parlarne nel mondo della politica imprunetina. Chiamata a dare delle risposte.

     

    Con il sindaco Alessio Calamandrei che, per adesso, ha affidato agli stessi social una prima presa di posizione.

     

    La vicenda è grottesca e incredibile: una mamma anziana, una figlia adulta (disabile). Una casa in cui non possono tornare (la mamma è presso Villa Le Terme la figlia presso un istituto religioso) poiché è stata occupata dalla ex badante, che si è installata con la figlia e la nipotina piccolissima.

     

    Una vicenda della quale si è occupato anche il gruppo di opposizione Il Coraggio di Cambiare: "Quando scelte e problematiche non si fermano sui giochetti politici – dice il coordinatore, Jonathan Corsani, tirando il ballo l'ormai ex assessore Francesca Buccioni – sulle poltrone da occupare, ma impattano sulla vita delle persone, rimane sempre un amaro in bocca di fronte all'inerzia dei nostri amministratori, in particolare da colei che doveva assolvere al compito di garante e servizio al cittadino: l'assessore al welfare".

     

    "Una donna anziana – descrive la situazione Corsani – con una ragazza, ormai adulta, disabile che al momento vivono separate e non in casa propria. La prima è presso le Terme e la seconda in un istituto religioso. Vorrebbero tornare a vivere insieme ma c'è un impedimento: la casa è stata occupata da una donna, la figlia della loro badante, con un minore. I servizi sociali si sono attivati subito insieme al tutore della donna disabile ma la situazione non si sta risolvendo".

     

    "Inoltre – ricorda Corsani – ci sono famiglie in serie difficoltà per sfratti esecutivi ed i servizi sociali, di nuovo, sono attivi per la loro risoluzione ed è grazie anche all'interessamento e la disponibilità dei privati e delle associazioni che si cerca di trovare per lo meno un rimedio. In tutto questo però è mancato e sta mancando il "regista", il propulsore che indirizzi e trovi soluzioni ai problemi, che è l'amministratore politico".

     

    "Mentre i nostri amministratori sono lì che decidono come scambiare le poltrone degli assessorati – conclude – e che litigano fra di loro, ci sono persone che sulla propria pelle fanno le spese per l'inerzia degli stessi".

     

    Il sindaco Calamandrei ha fatto sapere la sua in poche righe sui social: "Me ne sto già occupando con assistenti sociali, dirigente, maresciallo e comando di polizia. Non c'è nessuna mancanza da parte delle istituzioni, ma bensì una legge al limite dell'assurdo. La signora occupante inoltre ha residenza nell'abitazione, il che rende tutto molto più difficile".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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