IMPRUNETA – “Il passato e il presente sono le chiavi per il futuro”. Si chiude con una citazione di Charles Lyell la lettera di dimissioni del presidente e del segretario del comitato civico La Presuria.
ll presidente dimissionario, Maurizio Masi, e il segretario Pietro Rossiello, hanno deciso di lasciare, in comune accordo, i vertici del comitato, a cui hanno dedicato gli ultimi cinque anni.
Il comitato civico La Presuria nacque infatti esattamente cinque anni fa, il 12 novembre 2011, e da subito Masi e Rossiello ricoprirono le cariche di presidente e segretario.
Il comitato prese vita in seguito alla presentazione del Regolamento Urbanistico del Comune di Impruneta (RUC), al quale subito sottopose le proprie perplessità e dubbi che, furono recepiti e accettati dall’amministrazione, allora presieduta dal sindaco Ida Beneforti.
“Oggi, dopo cinque anni – si sfoga il presidente – ho deciso di prendere questa decisione, sofferta, ma necessaria per creare la dovuta attenzione a questa triste vicenda”.
Di quale “vicenda” si tratti, è chiaro per ogni imprunetino: la zona Pesci-Ref. Conosciuta anche come Trm08, è una delle maggiori aree di trasformazione urbanistica: comprende una vasta superficie che parte da via delle Fornaci per arrivare a via di Cappello e che, secondo il RUC, prevede “la possibilità di trasformare in abitazione le volumetrie esistenti di fabbricati delle ditte della produzione del cotto, previo trasferimento delle attività produttive esistenti in zona Ferrone, con contestuale realizzazione di nuove volumetrie industriali” come spiegano in un volantino di maggio i Verdi per Impruneta, che prontamente si sono schierati al fianco del comitato.
La vicenda, secondo i due dimissionari non è altro che una “dimostrazione dell’alta vocazione lobbistica del partito democratico” che “fregandosene dei rischi, dei danni, e dei problemi che questo tipo di iniziative inevitabilmente procureranno al territorio e ai cittadini che lo vivono”.
La loro tesi è semplice: il territorio di Impruneta, in special modo la zona della Presuria che ha un aspetto morfologico complesso e variabile, non potrebbe “sopravvivere” a questa enorme opera urbanistica. Infatti sulla suddetta zona, nonostante la fragilità idrogeologica, molto è stato costruito negli anni Ottanta e Novanta, e non di rado vi sono stati problemi.
“Chi ha a cuore la propria serenità e stabilità – prosegue il segretario Rossiello – dovrebbe interessarsi all’argomento e collaborare con il comitato perché l’assetto idrogeologico non venga compromesso da mere speculazioni edilizie che non tengono minimante conto delle conseguenze, nell’ottica delle vecchie logiche di potere”.
Entrambi, salutando e ringraziando tutti coloro che in questi anni hanno contribuito, lanciano un appello, chiedendo che qualcuno “giovane, volenteroso e interessato” possa prendere il loro posto “per lottare, senza alcun altro interesse che la collettività”.
La lettera di dimissioni, non solo è stata inviata al sindaco Alessio Calamandrei, che per ora ha preferito la strategia del silenzio stampa, ma anche al prefetto di Firenze, Alessio Giuffrida.
di Costanza Masini
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