IMPRUNETA – Una presa di posizione choc, presa dai dipendenti del comune di Impruneta in assemblea sindacale il 19 settembre e mostrata pubblicamente ieri, martedì 30 settembre, con un loro intervento in consiglio comunale (in foto sopra stanno per entrare in palazzo).
I dipendenti infatti hanno deciso a maggioranza di presentarsi durante lo svolgimento del consiglio comunale, per manifestare il proprio dissenso in merito alle politiche del personale adottate dall'amministrazione.
"In particolare – scrivono in un lungo documento – ci riferiamo all’improduttiva condizione di abbandono nella quale versa, ormai da troppo, il personale dell'ente, ancora in attesa di una revisione generale della struttura organizzativa, volta alla risoluzione di costose ed inutili inefficienze e ad ottimizzare l’erogazione dei servizi ai cittadini".
"Stiamo assistendo – proseguono – ad un progressivo inasprimento del clima interno, che si è concretizzato in episodi apparentemente occasionali, ma in realtà rispondenti ad una logica del tutto opposta a quello che sembrò essere lo spirito auspicato dalla nuova amministrazione all’atto dell’insediamento".
Vanno a ritroso, alla sorgente delle loro… deluzioni: "La nuova amministrazione insediatasi nel maggio 2013 ha iniziato l’attuale legislatura con un segno di svolta, propagandato anche in campagna elettorale, che prevedeva l'eliminazione dell’area dirigenziale sostituita, con un consistente risparmio di spesa, dalle posizioni organizzative che hanno quindi assunto un ruolo apicale nella struttura".
Tema caldissimo a Impruneta, che i dipendenti riportano sotto i riflettori: "Questa fase ha però avuto breve durata e si è conclusa, pochi mesi dopo, con il ripristino della struttura dirigenziale sbandierata come necessaria a supportare la realizzazione della gestione associata di alcuni servizi con il Comune di Bagno a Ripoli, proposta già ipotizzata dalla precedente amministrazione tornata poi frettolosamente alla ribalta".
"Pur non contrari, concettualmente, alla gestione in convenzione dei servizi con un altro ente – tengono a precisare i dipendenti comunali – non possiamo però esimerci dal contestare il metodo di attuazione fin qui intrapreso, nel quale non si riesce a leggere un progetto chiaro e ben delineato né per quanto riguarda le finalità e la tempistica né per quanto riguarda gli uffici interessati".
E ricordano che "a supporto di quanto fin qui esposto, infatti, delle cinque convenzioni attualmente approvate soltanto due sono realmente attive peraltro con un notevole incremento dei costi, a carico del Comune di Impruneta e di conseguenza dei cittadini/contribuenti, con un aumento della spesa per il personale dovuta all'assunzione di personale dirigenziale che lascia ridotti spazi economici per nuove assunzioni, con l’aggravante che nessun nuovo servizio è offerto all’esterno o è addirittura cessato come è successo per l’asilo nido".
"Ci chiediamo allora – sottolineano – quali siano i vantaggi che derivano da questo processo, anche in considerazione del fatto che nelle more di una più dettagliata definizione della gestione associata, continuano a mancare risposte ai concreti problemi organizzativi del personale dipendente, ai cui solleciti viene ancora una volta risposto solo con promesse e con appelli alla pazienza".
Lo scontro è davvero frontale: "In questo scenario i lavoratori del Comune di Impruneta, sono stati relegati dall’amministrazione al ruolo di semplici spettatori o di burattini la cui opinione non ha la minima importanza e di cui si può disporre liberamente a piacere del politico di turno".
"Riteniamo che la situazione fin qui descritta non sia più procrastinabile – concludono – pertanto chiediamo a gran voce un intervento del consiglio atto a recuperare il nostro ruolo di protagonisti nelle scelte che ci coinvolgono, nella convinzione che sia obiettivo comune il miglioramento di tutti i servizi che quotidianamente vengono resi alla cittadinanza di Impruneta".
di Matteo Pucci
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